PECCIOLI. Partecipazione dei cittadini e curiosità dei visitatori alla Biennale di Venezia per l’evento che il 9 settembre ha visto protagonista Peccioli alla mostra internazionale di architettura.
La presentazione del cofanetto “7 progetti per Peccioli”, composto da 7 piccoli volumi, è il capitolo finale di un lungo processo iniziato con il coinvolgimento di altrettanti artisti: Daniel Buren, Umberto Cavenago, Alicja Kwade, Remo Salvadori, Marco Tirelli, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco. Artisti che hanno chiesto di realizzare alcune opere per Peccioli e per la frazione di Ghizzano.
“Quando le prime volte mi approcciavo agli artisti per coinvolgerli in interventi a Peccioli, toccavo con mano la timidezza, quasi l’imbarazzo nel dover spiegare da quale fonte derivasse questa ricchezza che permetteva di investire, anche cifre sostanziose, in arte – ha spiegato nel corso dell’evento la curatrice del progetto Antonella Soldaini -. Con il tempo, la discarica con il suo indotto stavano crescendo e non solo l’attività veniva e viene gestita sempre meglio, ma le risorse che produce vengono convogliate verso cose a favore della comunità. Voi pecciolesi siete la prova, e ora è facile dirlo qui alla Biennale, che dall’immondizia si può creare bellezza e cultura”.
Quella discarica che è diventata “protagonista” alla Biennale, con un maxischermo che proietta, anche in diretta, immagini dal sito di Legoli. Simbolo di resilienza per eccellenza del borgo pisano. “Ormai abbiamo chiaro che il percorso dell’arte contemporanea è una leva su cui puntare. Le nostre ricchezze artistiche e storiche, bellissime, le abbiamo ereditate, ma per crescere ancora non è possibile limitarsi a rifare un nuovo tabernacolo di Benozzo Gozzoli – ha detto il sindaco Renzo Macelloni -. Dobbiamo puntare sull’arte contemporanea e di livello ed è per questo che il nostro percorso con essa è partito molto tempo fa. Viene da lontano, il primo intervento risale al 1992. Da lì siamo arrivati fin qui, a Venezia, anche grazie all’attenzione che abbiamo posto sulla cultura, sull’arte. La nostra piccola comunità ormai parla internazionale”.
Presenti al Laboratorio Peccioli, dove solo pochi giorni fa è stato in visita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli artisti Remo Salvadori e Umberto Cavenago. Il gruppo di oltre 50 cittadini pecciolesi, dopo l’evento, ha effettuato una visita del Padiglione Italia, guidata dal curatore dello spazio pecciolese all’Arsenale Nico Panizzi. Tra questi anche le suore del Sacro Cuore di Fabbrica, suor Mariam e suor Josmi.