Proseguono i lavori al Ponte della Botte, la Provincia di Pisa e i Comuni di Vicopisano e Calcinaia chiedono indennizzi a Governo e Regione.
Vanno avanti a pieno ritmo le lavorazioni a cura della Provincia di Pisa sul Ponte della Botte: nella giornata di lunedì 16 settembre è stato posizionato il secondo ponte by bridge che consentirà di agevolare le lavorazioni di consolidamento dell’intradosso del ponte. La demolizione e la conseguente preparazione della infrastruttura prenderanno il via da inizio ottobre e in sequenza si realizzeranno le travi tampone.E dunque proprio nel mese di ottobre si terrà un punto tecnico per approfondire lo stato dell’arte delle lavorazioni. Intanto, nei giorni scorsi, con apposite missive, la Provincia di Pisa, e i Comuni di Vicopisano e Calcinaia, hanno chiesto al Governo e alla Regione Toscana indennizzi per le attività in sofferenza per le lavorazioni sul Ponte della Botte, che proseguiranno fino al prossimo gennaio e sono finalizzate a un’importante operazione di manutenzione straordinaria sull’infrastruttura del valore di 3.75 milioni di euro.
“La Provincia di Pisa, nello specifico, ha fatto appello alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro Adolfo Urso, dal momento che come ente provinciale non disponiamo di fondi propri per tali situazioni e , purtroppo le stesse Province sono in carenza strutturale di risorse economiche e finanziarie per far fronte alle loro basilari e fondamentali competenze, quali appunto manutenzione della viabilità provinciale e gestione dell’edilizia scolastica su scala provinciale, a fronte comunque del valore delle lavorazioni sul ponte che si attestano, lo ricordiamo, sui 3,75 milioni di euro”, fanno sapere dall’Amministrazione Provinciale. “Nel corso dei mesi, abbiamo avviato un serrato confronto con le Amministrazioni Comunali di Calcinaia e Vicopisano per scegliere come proseguire le lavorazioni sul Ponte, fino ad arrivare alla chiusura dello scorso 5 agosto, di cui abbiamo dato riscontro anche alle associazioni di categoria intervenute alle varie riunioni sul tema. Pur sottolineando che si tratta di lavori imprescindibili e finalizzati a garantire una sempre maggiore sicurezza, come l’esperienza del Ponte Morandi dovrebbe insegnarci, comprendiamo il disagio di comunità, e in questo caso imprese. Per questo motivo ci siamo fatti portavoce presso il Governo, supportando anche le richieste dei Sindaci Ferrucci e Alderigi, di prevedere degli indennizzi per queste attività, sottolineando anche le difficoltà delle Province, dal momento che è stata notizia del mese di luglio scorso che, coi tagli richiesti dal Governo stesso, in Toscana sono a rischio fondi per servizi essenziali come edilizia scolastica, rifiuti e tutela delle risorse idriche. Come sottolineato anche da Upi Toscana, dopo averci dato il Pnrr e soprattutto le sue scadenze serrate e gli anticipi di cassa che stiamo cercando di erogare per dare ossigeno alle imprese che hanno lavorato, da Roma ora dovrebbero spiegarci come tenere in piedi i bilanci con questi ulteriori milioni di tagli, garantendo contestualmente servizi e il buon espletamento delle nostre competenze. Da sottolineare che abbiamo già inviato analoga richiesta di supporto alle attività presenti sul Ponte della Botte anche all’ente regionale”.L’Amministrazione provinciale continuerà a monitorare da vicino le lavorazioni di concerto con le Amministrazioni Comunali interessate.