La Cassazione ha deciso, la competenza del Caso Scieri è di tipo ordinario.
Gli atti di nonnismo “non sono in sé ricollegabili al rapporto gerarchico, così come al servizio o al rispetto della disciplina militare”, anche se avvengono in una caserma. E in particolare nel caso della morte del parà Emanuele Scieri, nella caserma “Gamerra” di Pisa nel settembre 1999, non vi era alcun “rapporto gerarchico-disciplinare” tra gli autori della condotta e la vittima: non erano impegnati in attività di servizio e si trovavano in caserma in abiti civili. Pertanto il reato da contestare è l’omicidio volontario, non un reato militare (violenza contro inferiore), e dovrà occuparsene la magistratura ordinaria. Così la Cassazione motiva la decisione di affidare la competenza al giudice ordinario, dopo aver vagliato gli atti delle due inchieste, quella militare e quella della procura di Pisa, e comparato quanto previsto dal codice penale e da quello militare.
