Gli investimenti sono frutto del Fondo di Sviluppo e Coesione, operativo da febbraio 2024.
A Pisa ci sono il nuovo ospedale di Cisanello e la tangenziale nord-ovest tra gli investimenti finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione che a febbraio 2024 sarà operativo dopo le firme del presidente Giani e della presidente del consiglio dei ministri Meloni. Una partita da 683 milioni (153 anticipati negli ultimi due anni), di cui 15 milioni interessano per l’appunto l’appalto principale del nuovo Santa Chiara e 5 milioni e 900 mila euro la viabilità di raccordo tra il polo ospedaliero, la statale 12 del Brennero, l’Aurelia a la provinciale 2 Viacere nel tratto tra Cisanello e Madonna dell’Acqua.
“Si tratta di un intervento duplice – spiega il presidente della Toscana Giani –, sulla viabilità e sul nosocomio, per un progetto di edilizia sanitaria tra i più importanti nella regione con la certezza, una volta che saranno completati i lavori, di poter contare su uno degli ospedali più innovativi e specializzati d’Europa”.
“Il complesso del nuovo ospedale Santa Chiara, con tutti gli edifici ad uso sanitario e didattico – afferma Giani – sarà completato entro il 2025. Era l’ottobre 2019 quando fu firmato il contratto per le opere propedeutiche, con la posa simbolica il dicembre successivo della prima pietra dell’ospedale ed ad aprile 2021, con l’emergenza Covid nel mezzo, quella sul contratto di appalto. La spesa per la costruzione dei nuovi edifici e l’adeguamento dei vecchi supera i 250 milioni di euro, integrati dai fondi necessari per far fronte all’imprevedibile impennata dei prezzi dovuti alla turbolenze internazionali. A questi si aggiungono 130 milioni per la gestione e manutenzione nei primi nove anni”.
Il cantiere avanza e oggi, sul posto anche il presidente Giani, sono stati inaugurati un nuovo edificio ad alta tecnologia, dedicato all’isolamento e alla gestione dei pazienti infettivi, e dodici posti di terapia semi-intensiva distribuiti in quattro camere, utilizzabili all’occorrenza anche come letti di intensiva, ricavati dalla riconversione di uno spazio di degenze. “Due opere ed investimenti – annota il presidente – , piccolo assaggio del nuovo ospedale, figli anche dell’esperienza vissuta con il Covid, dove isolamento e versalità degli ambiente hanno assunto grande importanza”.
Tra le risorse di cui beneficerà il territorio pisano all’interno del Fondo di sviluppo e coesione c’è pure la ristrutturazione della residenza per studenti universitari Fascetti (669 mila euro) e un recupero edilizio nel quartiere di Sant’Emerte per farne alloggi di edilizia residenziale pubblica (un milione e mezzo di euro). Alla provincia di Pisa saranno dunque complessivamente destinati oltre ventitré milioni di euro.