TOSCANA. Questo pomeriggio in piazza San Silvestro a Roma si è tenuta un’altra manifestazione di ristoratori, imprenditori, ambulanti, tassisti, commercianti, settori dello sport e tante partite Iva da tutta Italia a dire una cosa semplice: “Vogliamo lavorare”.
Tra le tante partite Iva, in rappresentanza della Toscana e del suo territorio, era presente l’associazione Apit Italia. “Tutelare il diritto alla salute è uguale a tutelare il diritto al lavoro. – spiega Saviano Raffaele -. In gioco c’è la nostra sopravvivenza perché senza lavoro non c’è futuro. Siamo al tracollo. A tante attività commerciali gli sono stati notificati gli sfratti per morosità, la dimostrazione che il governo ha fallito anche con il credito d’imposta per gli affitti. Chiediamo con forza al governo di sostenerci economicamente e fiscalmente, altrimenti sarà impossibile andare avanti per molte attività. La crisi sanitaria passerà, ma la crisi economica farà più vittime del Covid.”
“I ristori sono miseri e insufficienti, sono necessari indennizzi su perdita di fatturato rispetto al 2019 – afferma Simona Tosi coordinatrice di Apit Italia Firenze -. Il governo è cambiato ma nulla è cambiato per le partite iva. In questo anno ci hanno impedito di fare la cosa che sappiamo fare meglio: lavorare, mentre continuano a chiederci di pagare tasse e contributi. L’unica soluzione è riaprire immediatamente in totale sicurezza le attività, rispettando le regole e i protocolli”.
ANCORA SCONTRI. Lo scorso 6 aprile in occasione di un’altra manifestazione contro le chiusure, si verificarono degli scontri tra le forze dell’ordine e alcuni manifestanti. Anche oggi non sono mancati disordini e tafferugli in città. “Purtroppo si sono verificati anche oggi. I soliti incivili si sono infiltrati in piazza danneggiando l’immagine della nostra categoria. Condanniamo questi eventi, noi siamo contro ogni forma di violenza”, spiega Apit Italia.