PONTEDERA. Promosso a pieni voti l’ospedale Lotti di Pontedera dagli indicatori elaborati dal Laboratorio Management e Sanità (Mes) del Sant’Anna di Pisa con il settore Materno-Infantile, classificatosi al primo posto a livello regionale. La metà degli indicatori principali, 8 su 16, hanno centrato l’area “verde” del bersaglio quella che indica il raggiungimento degli standard previsti. Nessuna voce è, invece, andata in quella area “rossa” che segnala una situazione di allerta e lontananza dagli obiettivi.
Nel dettaglio il bersaglio Mes è stato pienamente centrato, oltre che nell’assistenza al parto, anche nei tempi di attesa per la chirurgia oncologica, nelle dimissioni volontarie, nelle terapie intensive e appropriatezza medica. Sempre verde, ma con lievi margini di miglioramento sono stati indicati la qualità clinica/qualità di processo, l’estensione ed adesione PREMs e le soglie di chirurgia oncologica/performance trattamenti oncologici.
“Il primo posto a livello regionale nella valutazione dell’assistenza nella fase del parto in ambito materno-infantile è frutto di un impegno costante maturato in questi anni – spiegano Martina Liut, responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia e Ugo Bottone, direttore del dipartimento Materno-Infantile – che ha posto al centro dell’attenzione le esigenze delle mamme e del nascituro. Il risultato è l’elaborazione di una serie di indicatori clinico-sanitari riconosciuti a livello internazionale. Sono così drasticamente calati i tagli cesarei la cui percentuale è arrivata al 12%, una quota in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità cento. Sono, inoltre, assicurati una serie di servizi come l’epidurale per il parto senza dolore, il sostegno dell’allattamento al seno, il rooming in o l’utilizzo di tutte le tecniche naturali che stimolano il parto fisiologico. Questo è stato colto e apprezzato dalle mamme che stanno scegliendo in modo sempre più convinto di partorire a Pontedera come dimostrano le cifre in costante aumento dei nuovi nati. Basti pensare che nel primo semestre 2020 abbiamo già abbondantemente superato quota 400”.
Ottimo anche il giudizio sulle Terapie Intensive, che si sono posizionate al secondo posto in Toscana. Il bersaglio monitora le attività dei reparti intensivi attraverso indicatori di esito, di processo, di appropriatezza dell’utilizzo delle risorse e di integrazione con gli altri reparti e servizi ospedalieri.
“I risultati emersi dai bersagli del Mes – dice Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – rendono giustizia del grande lavoro che i professionisti hanno cmpiuto e stanno compiendo in ospedale e ai quali vorrei davvero che arrivassero i miei sinceri ringraziamenti. In questi mesi hanno dovuto rivedere il loro modo di lavorare, ma nessuno si è tirato indietro, contribuendo ad offrire ai cittadini un presidio ospedaliero affidabile e di qualità. Certamente ci sono, ed è giusto che ci siano, spazi di miglioramento, ma sono convinta che possano essere mantenendo l’attuale livello di qualità offerta”.