Circa 14,6 milioni di litri di acqua potabile distribuiti gratuitamente dai 30 impianti attivi. Quasi 3,1 milioni di euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia. Più di 390 tonnellate di plastica evitate, equivalenti a 900 tonnellate di anidride carbonica e a 800 tonnellate di petrolio altrimenti impiegate nel processo di produzione e trasporto dell’acqua in bottiglia. Sono questi i numeri del progetto Acqua ad Alta Qualità per l’anno 2020 nella parte di provincia di Pisa gestita da Acque SpA. A renderli noti è lo stesso gestore idrico, nella settimana che si è aperta con la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo.
Dalla provincia di Pisa all’Empolese-Valdelsa, dalla Valdinievole alla Piana Lucchese, arriva il messaggio che un futuro più sostenibile e meno impattante per l’ambiente è sicuramente possibile, anche grazie ai fontanelli. A distanza di 12 anni dall’avvio del progetto, si calcola che siano state 8.600 le tonnellate di plastica evitate grazie a questi impianti che erogano gratuitamente l’acqua di rete, rendendola però immediatamente gradevole dal punto di vista organolettico tramite un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro.
Una buona pratica che si diffonde e che non si è fermata neanche in un anno estremamente complesso come quello appena trascorso. Nonostante le limitazioni nell’erogazione che si sono rese necessarie nella fase del lockdown, nel 2020 gli impianti di Acque hanno persino fatto registrare una “inversione di tendenza”: se nei 3 anni precedenti si era assistito a una lieve diminuzione dei consumi, nei mesi scorsi il volume dei metri cubi d’acqua prelevati è addirittura tornato a crescere. Merito anche del programma di interventi straordinari e di ammodernamento che il gestore idrico sta portando avanti sui fontanelli, partendo da quelli più datati, e della costante attività di sanificazione, che ne consente l’utilizzo in tutta sicurezza anche in questo periodo.
Nel 2020, ciascuno dei 30 fontanelli ha erogato mediamente 671mila litri d’acqua, generando un potenziale risparmio di 130mila euro. Gli impianti che hanno registrato il maggior utilizzo sono stati Pisa-via Frascani e San Giuliano-capoluogo nell’Area Pisana, quelli di Capannoli e Pontedera-Pizza Trieste in Valdera, e Molino d’Egola e Staffoli nel Valdarno.