Con le regole del nuovo Dpcm, da lunedì 11 gennaio mezza Italia rischia la zona arancione.
Ad esempio in Emilia Romagna si dà per scontata l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, mentre nel Lazio a preoccupare è “il peggioramento della curva”. Anche il Veneto ha superato la soglia, così come il limite è stato raggiunto anche dalla Lombardia, con la Liguria appena sotto. Rischio alto inoltre per Piemonte, Puglia, Calabria e Basilicata.
Cosa aspettarsi dunque dal nuovo Dpcm in arrivo? Questo verrà varato nel fine settimana ed entrerà in vigore a partire dal 16 gennaio, prevedendo sicuramente regole rigide e la proroga di alcuni divieti, compreso quello di spostamento tra le regioni almeno fino al 31 gennaio. Scontato anche il rinnovo del coprifuoco alle 22, così come la chiusura di palestre, cinema e teatri. Nelle zone gialle molto probabilmente bar e ristoranti continueranno a restare aperti ma con l’obbligo di chiusura alle ore 18. A raccomandare questi severi provvedimenti sono gli stessi scienziati, come sottolineato nell’ultimo bollettino: “Si rammenta la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e rimanga a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.
Atteso per oggi, invece, il verdetto sulle fasce di colore (di cui vi abbiamo parlato QUI), e sembra inevitabile che molte regioni torneranno a colorarsi di arancione. Ricordiamo come con Rt a 1 si entra in arancione e gli spostamenti sono liberi dalle 5 alle 22, ma non si può uscire dal Comune di residenza, i bar e i ristoranti resteranno chiusi (ad eccezione di asporto e domicilio) ed i negozi aperti. Con l’Rt a 1,25 si va invece in fascia rossa e quindi tutti gli spostamenti vietati se non “per comprovate esigenze” e negozi chiusi, seppur con alcune deroghe. La nuova ordinanza del ministro della Salute sarà firmata oggi ed entrerà in vigore a partire da lunedì. Il destino di Emilia-Romagna e Lazio pare essere il medesimo, ovvero la zona arancione. Ad accomunare lo stesso rischio anche Lombardia, Veneto, Liguria, Puglia, Calabria, Marche e Basilicata. Tranquilla pare invece essere la Toscana, così come Friuli-Venezia Giulia, Campania e Molise che quasi certamente rientrerebbero in fascia gialla.
L.C.