Pisa. Erano arrivate all’aeroporto pisano non in regola con le disposizioni sanitarie, alla frontiera ben 16 persone sono state sanzionate e 11 respinte.
Oltre all’inosservanza del rispetto delle linee sanitarie imposte sul territorio italiano da parte di alcuni extracomunitari, un uomo, si è presentato sabato sera ai controlli di frontiera, in arrivo dal Marocco all’aeroporto di Pisa, ed è stato tratto in arresto dalla Polizia di Frontiera, un cittadino marocchino di 37 anni, nei confronti del quale pendeva un provvedimento di carcerazione a seguito di condanna per il reato di furto con recidiva.
L’uomo, regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, è stato condotto presso la Casa di Reclusione di Pisa ove dovrà scontare una pena residua di 6 mesi e 28 giorni di reclusione.
Dall’inizio del mese di luglio, inoltre, sono stati 11 i cittadini stranieri, provenienti da Paesi extra europei, che, non essendo in possesso di documentazione idonea a dimostrare il possesso delle condizioni di legge per il loro ingresso in Italia, sono stati respinti alla frontiera e immediatamente reimbarcati verso il Paese di provenienza.
Infine, sono proseguite le verifiche sul rispetto della normativa in materia di contenimento dell’epidemia da contagio da SARS-CoV-2. Dal 1° di luglio, sono scattati anche i riscontri sull’osservanza delle regole sul Green pass, che, come noto, si può ottenere con la vaccinazione completa, l’attestazione di aver superato il Covid o con un tampone molecolare o antigenico negativo nelle 48 ore precedenti.
Mentre non sono emerse criticità in ordine ai controlli sul Green Pass, la mancata compilazione prima della partenza del Passenger Locator Form digitale (dPLF) ovvero l’inosservanza all’obbligo del tampone, hanno comportato la contestazione di 16 sanzioni amministrative ad altrettanti passeggeri inottemperanti.
“La raccomandazione per tutti – si spega dalla Questura -, cittadini italiani e stranieri, è quella di accertarsi, prima di intraprendere un viaggio, di quali sono le regole per gli spostamenti da un Paese ad un altro, per evitare spiacevoli inconvenienti”.