La Calendula, il fiore lenitivo sulla pelle
La pelle è infuocata, sembra ricoperta di spilli, emaniamo calore come fossimo “termosifoni umani” in piena estate e difficilmente riusciamo a prendere sonno. È la classica scottatura o peggio eritema solare, che sfido chiunque a non aver preso almeno una volta nella vita, dopo una lunga giornata di mare.
La pelle, soprattutto se non protetta a sufficienza o se particolarmente delicata, quando viene esposta eccessivamente e in modo prolungato al sole subisce l’azione dei raggi UV, che tendono ad arrossarla fino a scottarla. Le nonne lo sanno bene e fin da bambini ci raccomandano di stare attenti al sole più rovente, come quello dei prossimi mesi, evitando di esporci durante le ore più calde della giornata, le più piacevoli da trascorrere al mare forse, ma sicuramente le più pericolose.
Quando ci rendiamo conto di esserci “bruciati” è, ahimè, già troppo tardi e nei giorni successivi, a seconda della gravità della scottatura, assistiamo a un susseguirsi di reazioni della pelle arrossata, dal prurito al dolore, fino alla formazione di vere e proprie bollicine ripiene di liquido trasparente. Dopo qualche giorno, poi, lo strato cutaneo più superficiale inizia a “spellare”, va incontro cioè a desquamazione, lasciando spazio allo strato di pelle “nuova” sottostante: un fenomeno tipico, vero, ma pur sempre del tutto antiestetico.
Senza tralasciare, poi, il fastidio che possono suscitare il bruciore o il prurito dati dall’eritema, non possiamo dimenticarci che ogni eritema rimane nella memoria della pelle e può essere a sua volta causa di effetti dannosi più gravi che si manifestano a lungo termine. Mai come in questo ambito, dunque, proteggersi è fondamentale, tenendo conto che la prevenzione più efficace rimane sempre quella di abituare gradualmente la pelle ai raggi del sole, soprattutto alle prime esposizioni, oltre che ovviamente ricorrere ad adeguati filtri solari protettivi.
Ma se, nonostante le accortezze, non siamo riusciti ad evitare alla nostra pelle, forse più delicata e predisposta, la scottatura, è bene sapere di poter contare su un fiore dagli eccellenti benefici lenitivi e antiinfiammatori: la Calendula (Calendula officinalis, L.). Un vero toccasana per la nostra pelle, che fin dall’antichità veniva utilizzata per curare scottature e cicatrizzare le ferite. Il suo caratteristico fiore giallo-arancio, ricco in flavonoidi, carotenoidi e saponine triterpeniche, è considerato il fiore della pelle, conosciuto da sempre per le sue proprietà emollienti, lenitive, rinfrescanti e riepitelizzanti. L’uso topico oltre a rigenerare la pelle, migliorando l’elasticità e il trofismo cutaneo, spegne l’infiammazione e ci aiuta ad alleviare sia il rossore che il bruciore provocati dal sole.