Addio al professore Barsotti, luminare della nefrologia.
Si è spento ieri, venerdì 24 febbraio, all’età di 81 anni, Giuliano Barsotti, a lungo professore associato di Nefrologia e per molti anni direttore della U.O. di Nefrologia e Dialisi Universitaria, e direttore della Scuola di Specializzazione di Nefrologia dell’Università di Pisa.
“In questi suoi ruoli è sempre stato molto apprezzato e stimato dai suoi allievi, dai colleghi, infermieri e tecnici che hanno avuto il piacere di lavorarci insieme – sono le parole di Adamasco Cupisti, professore ordinario di Nefrologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale – .
Ho conosciuto Giuliano nel 1982, quando mi sono laureato avendo lui come relatore di tesi, e da allora il mio percorso professionale ha avuto lui come riferimento clinico e non solo. In oltre 30 anni di assidua frequentazione e di stretta attività clinica nell’ambito della nefrologia, ho avuto modo di apprezzarne le indubbie qualità professionali, culturali e umane.
Giuliano era fiero di appartenere alla comunità universitaria. La sua attività di ricerca scientifica si è svolta sotto la direzione e poi in continuazione di quella del suo amatissimo maestro e allievo diretto di Gabriele Monasterio: Sergio Giovannetti. Giuliano aveva per il professor Giovannetti una profonda ammirazione e un affetto filiale. Lo ha sempre seguito, rimanendone al suo fianco, nelle vicende fortunate e in quelle meno, ma sempre mantenendo la sua fedeltà e dignità.
Giuliano è stato un ottimo professore di nefrologia, sempre molto disponibile con gli studenti e gli specializzandi, e per tutti noi un grande esempio di professionalità, di dedizione al lavoro e di umanità. Ha vissuto in prima persona gli albori e i rapidi progressi della cultura e della bio-tecnologia della dialisi e della nefrologia clinica, e con abilità ha eseguito le prime biopsie renali e posizionato shunt artero-venosi e cateteri venosi centrali.
Ha diretto la Scuola di Specializzazione di Nefrologia per molti anni, nei quali non ha trasmesso solo cultura medica e nefrologica, ma anche umanità, sensibilità, empatia, doti essenziali per essere un buon medico. Con Ester Morelli, sua fedele compagna di viaggio accademico, ha creato una scuola di nefrologia e di vita, che rimarrà un ricordo indelebile nella mente e nel cuore dei medici prima specializzandi, oggi maturi professionisti, che si sono formati sotto di loro. Sono sicuro che tutti nella loro quotidianità, continuano a mantenere vivi i valori che l’allora scuola nefrologica pisana ha dato loro in quel terzo piano della ex I Clinica Medica.
Giuliano ci lascia un grande vuoto che solo il sentimento di gratitudine e il privilegio per averlo conosciuto può aiutarci a colmare. Alla famiglia un abbraccio forte da parte dell’Università di Pisa, della AOUP e dell’intera comunità nefrologica Italiana”.