I sospetti della famiglia di Francesco Vinci e la riesumazione del corpo: l’esame del Dna stabilirà se il cadavere ritrovato a Chianni sia effettivamente quello dell’uomo.
Come riporta Ansa, nel cimitero di Montelupo Fiorentino sono stati riesumati i resti di Francesco Vinci, di origini cagliaritane, prima sospettato di essere il pericoloso Mostro di Firenze e dunque incarcerato nel 1982, poi scagionato nel 1983, dopo il delitto della coppia di tedeschi avvenuto mentre si trovava ancora in cella.
L’operazione è stata ordinata dalla Procura di Firenze su richiesta autonoma della moglie, Vitalia Melis, e dei figli: con esami del Dna la famiglia vuole infatti accertare se il cadavere ritrovato carbonizzato in una Volvo 240 nelle campagne di Chianni il 7 agosto 1993 sia effettivamente quello del congiunto. L’ipotesi avanzata dai familiari è infatti quella che Vinci sia ancora vivo.