Un grave gesto provocatorio ha scosso Montopoli nella mattinata del 25 aprile, proprio alla vigilia delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione.

Uno striscione di carta bianca con la scritta in nero “antifascismo uguale mafia” è stato trovato affisso all’esterno del sacrario di San Sebastiano, luogo simbolico della memoria collettiva, dove alle 10 di oggi si è dato vita alle commemorazioni.
A notare per prima lo striscione è stata una residente della zona, che ha immediatamente dato l’allarme. Secondo le prime ipotesi, l’affissione sarebbe avvenuta durante la notte. Il sacrario, oltre a essere una cappella che ospita le lapidi dei Caduti di guerra, rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale, sede abituale di eventi a carattere storico e culturale, come proprio quello previsto per celebrare la Liberazione.
Sconcerto e indignazione sono stati espressi dall’amministrazione comunale. La sindaca Linda Vanni ha annunciato che saranno presi provvedimenti per condannare con fermezza questo gesto.
AGGIORNAMENTO DALL’UFFICIO STAMPA COMUNE DI MONTOPOLI
Montopoli, rimossi gli striscioni che offendono l’antifascismo
Sono stati già rimossi i manifesti apparsi nella notte a Montopoli, sul sacrario di San Sebastiano. Nell’intervento di questa mattina, durante le celebrazioni del 25 aprile, la sindaca Linda Vanni ha risposto ai messaggi apparsi contro l’antifascismo.
«Questa non è Montopoli. Montopoli è una città democratica con valori antifascisti – ha detto la sindaca –. Condanniamo con forza l’atto e invito a non sottovalutare né a minimizzare ciò che è accaduto. Si tratta di un gesto vile, qualcosa di studiato e realizzato proprio nel giorno delle celebrazioni del 25 aprile e proprio nel luogo in cui si svolgono a Montopoli. Lunedì faremo denuncia contro ignoti. Grazie ai cittadini e alle cittadine che hanno segnalato gli striscioni questa mattina e hanno provveduto alla loro rimozione».
Una condanna doppia per il danneggiamento di un luogo pubblico e sacro e per il contenuto dei messaggi che inneggiano al fascismo.
«Purtroppo questo luogo non è nuovo ad attacchi di questo tipo – prosegue – negli anni passati, sempre nel giorno delle celebrazioni della Liberazione, è apparsa una svastica disegnata con una bomboletta spray e in un’altra occasione dei volantini contro il 25 aprile. Alla luce di tutto questo ci viene da chiederci perché. Perché a Montopoli? Forse significa che sul territorio c’è una presenza di persone che non si riconoscono nei valori dell’antifascismo e che anzi lo contestano. Oppure probabilmente il nostro modo di fare politica, di prendersi cura delle persone e di celebrare la pace e l’antifascismo dà fastidio. Noi comunque continueremo a farlo».
Alcune foto della manifestazione del mattino