PISA. Attività della golena d’Arno chiuse per la Luminara: “Ordinanza inconcepibile, non si può chiudere un locale con due ore di preavviso”.
“Dopo due anni torna la Luminara di San Ranieri, una festa che dovrebbe essere tale anche per tutti gli imprenditori, ma alcuni avranno ben poco da festeggiare vista l’inconcepibile Ordinanza comunale che dispone la chiusura immediata delle attività di somministrazione nella golena d’Arno”. Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli è sconcertato davanti all’Ordinanza pubblicata dal Comune di Pisa che dispone l’inibizione di qualsiasi attività privata nell’alveo e lungo le sponde del fiume Arno, nel tratto compreso tra Ponte della Fortezza e Ponte della Cittadella, dalle 9 di ieri, mercoledì 15 giugno, fino alla fine dello spettacolo pirotecnico previsto per la sera di oggi giovedì 16 giugno.
“Un provvedimento che impone la chiusura di un locale praticamente dal momento stesso in cui viene pubblicato. Nemmeno il più diabolico degli sceneggiatori avrebbe immaginato un colpo di scena del genere!” tuona Pieragnoli. “Imprenditori che escono con le ossa rotte da due anni di pandemia, che tengono in piedi la propria attività lottando ogni giorno contro caro energia e materie prime alle stelle devono anche subire la chiusura forzata della propria attività senza un minimo di preavviso, peraltro in una serata da tutto esaurito”.
“Agli stessi che hanno concepito questa Ordinanza domandiamo: chi ripagherà titolari e gestori dei mancati incassi, delle prenotazioni saltate e delle ordinazioni? Non parliamo solo di un danno economico da migliaia di euro, già di per sé gravissimo, ma di un vero danno di immagine che costringerà gli imprenditori a disdire le tantissime prenotazioni”.
“Bar e ristoranti non si possono chiudere con due ore di preavviso, è inconcepibile. Sembra di essere tornati ai tempi del lockdown, quando un locale fino al giorno prima non sapeva se poteva stare aperto o no. Ma in questo caso è ancora peggio, siamo al limite dell’improvvisazione, non è ammissibile una gestione così schizofrenica e approssimativa. Se è vero che la chiusura è motivata da motivi di pubblica sicurezza per lo spettacolo pirotecnico, non scopriamo certo oggi che per la Luminara si festeggia con i fuochi di artificio, o forse i due anni di stop della festa hanno fatto perdere la memoria a qualcuno? Se proprio chiusura doveva essere non era possibile darne comunicazione con larghissimo anticipo?” si domanda amareggiato il direttore di Confcommercio.
Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa