A Pontedera arriva la mostra “Blu come intorno alle stelle”. Le opere dell’artista Leopoldo Terreni sono state esposte in un bistrot del centro storico.
PONTEDERA – Una metamorfosi affascinante, quella del brutto anatroccolo che diventa aeroplano: è solo una delle tante opere in esposizione al Mandarino Bistrot (Piazza Curtatone, 1), che da ieri, domenica 18 maggio, per un mese ospita la mostra personale del pittore Leopoldo Terreni.
Intitolata “Blu come intorno alle stelle“, la mostra raccoglie una selezione di lavori dell’artista nato a Terricciola, realizzati con la tecnica classica della pittura a olio. Un elemento dominante, in quasi tutte le tele, è l’intenso blu notte che avvolge ed esalta le figure.
Terreni è un artista libero che non segue mode né compromessi. Un approccio radicale che si riflette nella sua produzione artistica, sempre guidata dal rigore formale e da una continua ricerca dell’equilibrio. «Nelle mie opere – aggiunge Terreni – cerco di allontanarmi dalla cosiddetta cultura del disimpegno, da quelle opere create in fretta e con approssimazione da artisti improvvisati. Io cerco sempre di rispettare i canoni della bellezza».
A sottolineare il valore delle sue opere è anche il critico d’arte Roberto Russo, che le definisce «di grande spessore e qualità tecnica». «Ma è soprattutto l’ironia – spiega Russo – la cifra umana e stilistica che consente a Leopoldo di mettere in discussione ogni regola e ricominciare da zero, usando solo le regole elementari della pittura».
La mostra è curata da Elena Cavallini, che sottolinea con entusiasmo: «Per la prima volta, il Mandarino Bistrot si trasforma in una vera galleria d’arte. L’idea è nata insieme ai proprietari: volevamo creare uno spazio dove buon cibo e arte potessero dialogare. Ora i clienti possono gustare un piatto e, allo stesso tempo, lasciarsi ispirare dalla bellezza delle opere esposte».
Le opere in mostra sono tutte in vendita, acquistabili contattando direttamente l’artista o la curatrice Elena Cavallini (+39 3476224904). «Un quadro, per un artista, è come un figlio: lo allevi, lo curi, e poi arriva il momento in cui è pronto per andare nel mondo», riflette Terreni.
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