Abbiamo avuto modo di parlare con la dottoressa Laura Saviano in merito ad una scoperta fenomenale che riguarda il riciclo della vetroresina.
Laureata in Chimica Industriale, Laura Saviano vive a Calcinaia ed è l’amministratore delegato e co-fondatore di Korec, un’azienda toscana con sede a Bientina. La dottoressa Saviano è anche consulente ambientale da 20 anni. Il suo contributo è fondamentale per risolvere le problematiche ambientali che si presentano alle aziende sia in termini autorizzativi che sistemi anti-inquinamento.
Il fulcro di tutta la questione si trova nella vetroresina e, appunto, nell’importanza del riutilizzo del materiale di scarto.
Abbiamo avuto modo di parlare con la dottoressa Saviano che ci ha fornito molte informazioni sull’innovazione mondiale a cui è giunta. Un traguardo che ha bisogno di spazio per dargli il risalto che merita.
La vetroresina è un tipo di plastica rinforzata con vetro, un materiale termoindurente che non permette facilmente di essere riciclato (ad esempio, indurisce con la temperatura). Questo rappresenta un problema a livello mondiale.
- “Che cosa l’ha spinta ad occuparsi della questione?”
“Sicuramente la difficoltà del riciclo, che oltre a rappresentare un problema ambientale, rappresenta un problema per le aziende che la producono. Tant’è vero che viene conferita alle discariche o agli inceneritori senza essere riciclata. Serviva un sistema che permettesse il riciclo della vetroresina, ma soprattutto un riciclo economicamente sostenibile. Doveva essere creato un processo che fosse anche industrializzabile”, ci spiega la dottoressa Saviano.
Una scoperta fenomenale, un’invenzione industriale a livello mondiale, quella di Laura Saviano e della Korec. E’ riuscita a mettere a punto e brevettare un sistema di depolimerizzazione per ‘tornare alla vetroresina dagli scarti di essa’.
“Ci tengo a dire che la tecnologia è già stata industrializzata. Quello che si vede alle mie spalle è il primo impianto al mondo che utilizza il nostro processo brevettato”, sottolinea la dottoressa Saviano.
Si tratta di un brevetto mondiale che è concesso in Europa, USA, India, Brasile e Cina.
“La vetroresina non viene utilizzata soltanto nel campo nautico, come si può pensare, anzi. Viene usata in quello automobilistico, aerospaziale, eolico, edile e addirittura chimico. Questo ci ha spinti a mettere in piedi un processo che permettesse i recuperare resina e fibra utilizzate nel composto e quindi, diciamo, tornare indietro”.
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V.G.