PROVINCIA. Fratelli d’Italia interviene sull’incontro organizzato dalla Rete degli Studenti Medi e la Consulta degli Studenti di Pisa sulle foibe.
“È inutile che i rappresentati della rete studenti medi e la presidente della consulta degli studenti di Pisa alzino gli scudi a difesa della vergognosa messa in scena organizzata lo scorso 16 febbraio – afferma Matteo Bagnoli capogruppo di FDI Pontedera -. La Consulta degli studenti di Pisa che ha organizzato l’incontro nonostante l’impossibilità di partecipazione da parte di un membro del comitato X Febbraio e con il solo Eric Gobetti, sedicente storico, conosciuto negli ambienti della sinistra estrema e autore di libri che sminuiscono e addirittura negano la portata del dramma delle foibe, si è resa complice di questo scempio negazionista”.
“Durante l’evento, – spiega FdI – questo tema delicato è stato banalizzato in modo inaccettabile, e chi ha presenziato all’incontro ha provato le stesse sensazioni che avrebbe provato un sopravvissuto ebreo ad ascoltare una visione revisionista dell’Olocausto, magari fatta da chi la stessa Shoa nega. Se ancora ce ne fosse bisogno, la Consulta degli studenti ha gettato la maschera sulla propria chiarissima matrice ideologica, condividendo, lo si ricordi d’ora in avanti, la responsabilità di aver straziato il ricordo dei martiri delle foibe, sostenendo che “la storia sulle foibe venga mistificata per controbilanciare i crimini dei fascisti”, difendendo “il coraggio dello storico che ha deciso di non prestarsi alle mistificazioni della storia. Un’onta di profondo disonore che macchia il nome stesso della Consulta, il cui direttivo è stato così goffamente prono ai più vergognosi istinti ideologici che credevamo appartenere ormai definitivamente al secolo scorso.”
“Al sedicente storico spetterà l’obbligo morale d’ora in avanti di rispondere delle menzogne sostenute, davanti alle decine di migliaia di donne, uomini, e bambini gettati vivi nelle foibe, molti dei quali addirittura comunisti, e degli oltre 200.000 esuli, in virtù di un odio che era prima che politico, anti italiano. Le vergognose tesi negazioniste, – scrivono Sofia Belcari, Matteo Becherini, Francesco Pangallo e Matteo Bagnoli di FdI- offendono la memoria dei nostri Martiri e degli esuli, pertanto riteniamo che il signor Gobetti (raffigurato in alcune foto con maglia di Tito, mandante dell’uccisione di migliaia di italiani) non sia l’esperto più indicato, e per questo chiediamo immediate scuse. Si è consumata una vergogna per un Paese civile. E chi scrive lo ribadisce una volta per tutte: i totalitarismi del secolo scorso sono stati il male. Tutti. Lo ricordi la Consulta degli studenti rimasta forse col cervello agli orrori con la falce ed il martello.”