Don Armando Zappolini sottolinea l’importanza di una legge che regoli il settore del gioco d’azzardo nell’ottica di salvaguardare le persone fragili.
Don Armando Zappolini, parroco di Ponsacco, Gello, Treggiaia e Val di Cava, è stato invitato a partecipare alle audizioni nella commissione Finanze del Senato a Roma in tema di Riordino del gioco d’azzardo online (nello specifico), in quanto portavoce nazionale della campagna ‘Mettiamoci in gioco‘.
“Abbiamo portato alla luce il fatto che è inaccettabile che una legge si occupi solo di far entrare i soldi e non di come arrivano questi soldi e delle conseguenze che creano. – racconta don Zappolini a VTrend – E’ importante anche che la legge nazionale che chiediamo da sempre non abbia come unico riferimento quello di ottenere risorse per lo Stato ma cerchi di capire quanto questi soldi vengono dal sangue e dalla fatica delle persone“.
“Questi soldi non vengono da un’abitudine, un passatempo o un vizio, ma dal sangue della gente. Il gioco fa breccia nelle persone che si rovinano e il fatto che la maggior parte delle entrate dipenda da giocatori problematici, compulsivi o dipendenti pone anche un problema etico importante. – continua don Zappolini – Serve una legge per regolamentare il settore e ridurre in parte le entrate cercando di salvaguardare i fragili“.
“E’ importante proteggere il divieto di pubblicità. Il tentativo ricorrente di rimettere pubblicità nello sport nel calcio, gli ultimi episodi di cronaca dei giocatori che sono finiti nel giro delle scommesse, ci dicono quanto lo sport e soprattutto il calcio sia attrattivo come immagine verso i ragazzi. – spiega don Zappolini a VTrend– Salvaguardiamoli, dunque, non si può rimettere la pubblicità“.
“E’ fondamentale che venga rinforzato l’Osservatorio riguardante rischi di salute istituito presso il Ministero della Salute. – conclude don Zappolini – Si possono valutare i rischi che l’azzardo provoca e proporre delle idee per prevenirli. Lo Stato sta dalle parti delle multinazionali o dei cittadini? Pescare nella povertà della gente è eticamente inaccettabile“. Oggi 16 febbraio, il parroco di Ponsacco sarà per lo stesso motivo a Napoli.
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