COVID-19. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha varato ieri, 13 ottobre, il nuovo dpcm in vigore per i prossimi 30 giorni.
“Il nostro obiettivo è molto chiaro: evitare di far ripiombare il Paese in un lockdown generalizzato. L’economia sta ricominciando a correre, per tutelare l’economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole” – ha precisato il Premier.
A seguito del dpcm, Conte è tornato a spiegare che c’è stata una mala interpretazione di ciò che è stato detto, soprattutto per quanto concerne le famose “feste in casa” con massimo sei invitati. Il Premier dichiara: “Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili o se si ricevono ospiti. Vi invitiamo a limitare il numero di questi ultimi a non più di sei e di non svolgere feste e party in casa, in quanto situazioni di insidie pericolose. Certo, non manderemo la polizia nelle case, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire questa nuova fase.” Si tratta di un sacrificio ulteriore, ma solo rispettando queste misure il Premier assicura un rallentamento della curva.
“La nostra linea di azione è sempre la stessa – conclude Conte – seguire e monitorare costantemente la curva, monitorare e studiare i dati e poi adottare le misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Misure molto più restrittive sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate. Ci impegniamo a non adottare misure più severe di quelle necessarie”.