L’intervista di VTrend.it a Fabiola Franchi, Vicesindaco di Vicopisano e Assessore con delega al Monte Pisano.
I microfoni di VTrend hanno raggiunto Fabiola Franchi, Vicesindaco di Vicopisano e Assessore con numerose deleghe (Monte Pisano e fiume Arno, turismo, patrimonio artistico, ambiente, politiche agricole, associazionismo, legalità). In questo articolo affronteremo il tema “Monte Pisano“, molto caro a tutti gli abitanti di Vicopisano e dei Comuni limitrofi.
Tutti ricorderanno l’incendio che, nel settembre 2018, ha devastato il Monte Pisano coinvolgendo il territorio di tre Comuni (Calci, Buti e Vicopisano) e distruggendo oltre 1150 ettari di bosco. Si è trattato del più grande evento degli ultimi anni ed ha visto coinvolte 580 squadre per lo spegnimento, la bonifica ed il controllo dell’area, 1350 tra volontari ed operai forestali e direttori delle operazioni di spegnimento, cinque mezzi aerei della flotta regionale, cinque Canadair e due elicotteri della Protezione civile nazionale. Nel corso dell’incendio furono evacuate 700 abitanti, per fortuna senza che succedesse alcun incidente alle persone, ma comunque con grosse perdite di case, impianti olivicoli e viabilità.
“Ad oggi le ferite si vedono ancora, ma fortunatamente la natura sta facendo il suo corso ed è stata (e continua) ad essere aiutata da diversi progetti portati avanti dalla Regione in collaborazione con i Comuni più colpiti. E’ fondamentale rafforzare la collaborazione tra le varie Amministrazioni comunali (Buti, Calci…) perché, si sa, il fuoco non conosce confini. L’obiettivo è tutelare il Monte in tutte le sue sfaccettature. – racconta Franchi a VTrend – Il Monte è più osservato e tutelato negli ultimi tempi anche perché l’incendio del 2018 ci ha messo a dura prova e si è imparato molto. La Regione Toscana è molto attiva e ci è veramente di grande supporto“.
Immagini e servizio di repertorio VTrend
“Nel corso degli anni è stata ripiantata tantissima vegetazione. Penso a un finanziamento di 40mila euro da parte di un’azienda privata che per ricompensare le emissioni di CO2, ci ha permesso di piantare alberi (autoctoni, che quindi rispondono all’ambiente) e di effettuare la manutenzione necessaria. – continua Franchi – Una curiosità: le sughere sono resilienti al fuoco. In sostanza, sono state le prime a riprendersi dal fuoco. Hanno risposto in maniera eccezionale e quindi si tende a piantare quel tipo di albero“.
Immagini e servizio di repertorio VTrend
“Per quanto riguarda la sicurezza del Monte, ci sono degli operai forestali, con sede a Calci. Poi, durante l’inverno, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 286mila euro (fondi del TSR) che ci ha permesso di effettuare degli interventi di prevenzione agli incendi. Per esempio, il diradamento: il senso è creare ‘strisce parafuoco’, con l’idea di tagliare 100 alberi per salvarne 1 milione. – spiega Franchi – E ancora, ci sono gli ‘occhi del bosco’: si tratta di telecamere installate in collaborazione con UniCoop Firenze per prevenire gli incendi o comunque per localizzare immediatamente dove sono scoppiati. C’è il Gruppo Volontari Antincendio F.lli Del Moro, sempre attivo sul territorio. E infine un regolamento di Polizia rurale, che specifica tutte le normativa da applicare“.
Incuria e abbracciamenti sono i principali motivi di incendio. “Tenere pulito è davvero importante. Un punto fondamentale è l’abbandono degli oliveti: abbiamo inasprito le pene e i proprietari devono pulire l’intero terreno per evitare che l’incendio si innesti. – sottolinea Franchi – Inoltre, teniamo molto alla comunicazione“.
“I 5 Comuni del Monte Pisano (Buti, Vicopisano, Calci, San Giuliano Terme e Vecchiano) hanno ottenuto un finanziamento di 40 mila euro dalla regione Toscana per un progetto pilota. Con questi soldi abbiamo comprato dei biotrituratori, strumenti che fanno evitare l’abbruciamento. Le potature invece che essere bruciate possono essere smaltite grazie a questi macchinari. Li diamo in comodato gratuito a chi ne fa richiesta. – spiega Franchi – Certo, potrebbero non risolvere il problema dello smaltimento delle potature, ma sicuramente ridurranno le problematiche legate agli abbruciamenti“.
“Un dettaglio piacevole è che dopo l’incendio del 2018, il Monte è molto più frequentato. – conclude Franchi – Mi piace pensare che quando si capisce che si sta perdendo qualcosa, ci si lega sempre di più. Ci sono sempre più iniziative per vivere il Monte, come per esempio il consolidato Monte Pisano Art Festival che nasce per far conoscere le bellezze del Monte“.
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