CASCINA. Confcommercio chiede la riapertura dei termini del bando e interventi per imprese e attività cascinesi.
“È indispensabile riaprire i termini del bando per la richiesta del contributo Tari almeno fino al 31 dicembre! Troppe attività non hanno avuto modo di usufruirne e in questo anno così difficile anche un solo euro risparmiato è fondamentale per la sopravvivenza delle imprese”. Il presidente di Confcommercio Cascina Marcello Mosca chiede a gran voce la riapertura del bando per il contributo Tari stanziato dal comune di Cascina scaduto lunedì 21 dicembre.
“Un bando pubblicato l’8 dicembre, con soli 13 giorni a disposizione per presentare la domanda di contributo, con tempi troppo ristretti per permettere ai beneficiari di venirne a conoscenza e predisporre la documentazione necessaria. Una clamorosa occasione persa, perché il risparmio sull’importo Tari del 2020 rappresenta un sostegno concreto e auspicato per tutte le attività costrette alla chiusura o che hanno subito forti limitazioni in questo secondo lockdown. Per evitare che questa misura cada nel vuoto il bando deve essere riaperto! In questo momento non servono misure spot, ma benefici concreti di cui tutte le imprese possono beneficiare”.
“Riaprire il bando Tari è imprescindibile, così come è fondamentale agevolare le imprese per far fronte a un anno drammatico come il 2020, ma anche per affrontare con i sostegni necessari il 2021. Una progressiva ripresa delle attività non può che andare di pari passo con l’erogazione di contributi e un abbattimento della tassazione” commenta il responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Favilli.
“Da parte del sindaco Michelangelo Betti e dell’assessore al Commercio Bice Del Giudice abbiamo riscontrato grande disponibilità, ma ora servono i fatti! Per questo abbiamo richiesto che per il 2021 vengano stanziate almeno le stesse risorse del 2020, interventi per l’abbattimento di Tari, imposta sulla pubblicità e canone di occupazione del suolo pubblico, oltre a contributi a fondo perduto per le imprese più colpite e voucher da spendere nelle attività e negozi di vicinato”.