PONSACCO. Le dichiarazioni a seguito della decisione del TAR della Toscana di sospendere l’iter della demolizione della casa dei Cerretini.
Raggiunto dai microfoni di VTrend, Samuele Ferretti ha rilasciato alcune dichiarazioni a seguito della decisione del TAR della Toscana di sospendere l’iter della demolizione della villetta, costruita lungo via delle Colline per Legoli, della famiglia Cerretini.
“Ho conosciuto la famiglia Cerretini a fine luglio. Da quel momento ho sposato la causa perché era evidente qualcosa che non andava. – spiega Ferretti – Queste persone hanno subito un’ingiustizia, non si poteva far finta di nulla. Per questo, io e molte altre persone abbiamo deciso di lottare accanto ad una famiglia che ha rispettato la legge e che, sottolineo, ha ricevuto tutti i permessi“.
“Si apre uno scenario totalmente diverso. Oggi, 15 dicembre, Paola Cerretini avrebbe dovuto lasciare l’abitazione. Il Comune di Ponsacco aveva notificato un’ordinanza di sgombero entro trenta giorni. – continua Ferretti – Da domani non avrebbe avuto una sistemazione, un posto dove stare. Oltretutto, per quello che sta accadendo, ha visto peggiorare le sue condizioni di salute. Il Comune di Ponsacco è l’unico tenuto a risarcire completamente i danni, ma come è possibile pensare di poter lasciare una persona in mezzo alla strada?“.
“Tutto il popolo ha chiesto tempo per la verità, non solo Ponsacco. Prima il Consiglio di Stato e a seguire il TAR hanno sospeso i termini per la demolizione in attesa di approfondimenti. Finalmente si brinda perché Paola potrà almeno passare il Natale in casa sua. – conclude Ferretti – Alla famiglia diciamo che rimarremo sempre al loro fianco fino alla fine“.
“Sono mesi che devo fare ricorsi su ricorsi contro il Comune di Ponsacco che pur dicendo pubblicamente che la sentenza è ingiusta, non ha avuto il coraggio di difendere il suo permesso, e ha fatto tutti gli atti necessari per la demolizione della casa, nascondendosi dietro il fatto che sono atti dovuti per evitare la denuncia di omissioni di atti d’ufficio. Io ho dovuto impugnare ad uno ad uno tutti gli atti del Comune di Ponsacco, tra cui il più importante che è il diniego alla sanatoria. – aggiunge Paola Cerretini – Il Comune di Ponsacco mi ha comunicato, senza nessun preavviso, il 15 novembre di lasciare la casa libera da persone e cose entro un mese, non si è preoccupato di sapere dove sarei andata a stare, dove avrei portato le mie cose, pur sapendo che devo subire un delicata operazione al cuore, questo è il ‘fantastico’ Natale che mi ha riservato il mio Comune. L’Amministrazione Comunale doveva avere il coraggio di difendere i permessi che mi aveva rilasciato, non lasciarmi da sola“.
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