Un pettine lungo 60 anni e due generazioni: la storica bottega, tutta al femminile, ha saputo tramandare i saperi e mantenere un rapporto con il proprio territorio.
BUTI – Aveva appena 13 anni Lia Del Ry quando decise che il suo futuro sarebbe passato tra forbici, phon e spazzole. In tempi in cui l’adolescenza era ancora sinonimo di gioco e scuola, lei scelse il lavoro, l’impegno e il desiderio di imparare un mestiere. Oggi, la sua scelta coraggiosa ha portato festeggiare il traguardo straordinario di 60 anni di attività per “Le Lie Coiffure”, storica bottega artigiana della bellezza femminile, nel cuore di Buti.
Una storia cominciata in casa, tra clienti seduti al tavolo della cucina e il profumo di shampoo che si confondeva con quello del pranzo domenicale. Lia lavorava, la sorella Anna – entrata nel mestiere giovanissima anche lei, a soli 11 anni – la affiancava e, con il tempo, si specializzò nelle meches. Ma la storia non si ferma alle due sorelle. Anche la figlia di Lia Del Ry, Francesca Leporini, è cresciuta nel salone. Fin da giovanissima ha vissuto il lavoro come una vocazione: «A me piace il rapporto umano – racconta Francesca – i clienti vengono anche per questo, per il legame che si crea, per l’empatia. Una parrucchiera è un po’ psicologa, è qualcuno che ascolta, che accoglie, che sa leggere le persone».
Oggi il salone è guidato da Francesca e dalla zia Anna, ma in futuro il testimone potrebbe passare ancora una volta in famiglia. Margherita, figlia di Francesca, ha 19 anni e il futuro davanti a sé. «Chissà se sceglierà di proseguire l’attività di famiglia – si chiedono la madre e la zia – oppure se seguirà altre strade».
Nelle famiglie artigiane il mestiere si trasmette con naturalezza, in modo quasi genetico. «Le Lie Coiffeur rappresentano un esempio virtuoso di passaggio dei saperi tra generazioni – spiegano Michele Mezzanotte, Segretario Generale di Confartigianato Pisa, e Massimo Camillieri, referente imprese – ma l’attuale legislazione e l’elevato costo del lavoro rendono difficile per le imprese accogliere giovani interessati a imparare un nuovo mestiere».