Carenze igienico-sanitarie e alimenti senza tracciabilità in un esercizio pubblico.
I Carabinieri del NAS, nel corso di specifici controlli in materia di sicurezza alimentare svolti nella serata del 22 gennaio a Calcinaia, hanno segnalato alle autorità sanitaria e amministrativa il titolare di un esercizio pubblico, nella frazione di Fornacette.
Durante il controllo, i militari del NAS, hanno riscontrato condizioni igieniche precarie all’interno dell’esercizio pubblico. In particolare, la cucina e il deposito alimenti versavano in uno stato di sporcizia avanzata, con sudiciume persistente, sporco pregresso non rimosso da tempo, diffuse tracce di grasso e unto su impianti e attrezzature. La situazione era ulteriormente aggravata dalla presenza di infestanti morti (blatte) su un’esca di cattura posizionata sul pavimento.
Oltre alle carenze igieniche, i Carabinieri hanno scoperto all’interno di un frigo congelatore a pozzetto diversi alimenti destinati alla somministrazione, tra cui pane, focaccia e prodotti dolciari, completamente privi di qualsiasi indicazione relativa alla loro provenienza e tracciabilità.
Questa mancanza di informazioni rende impossibile risalire alla filiera produttiva degli alimenti, impedendo di garantire la loro sicurezza e la loro conformità alle normative vigenti. Di fronte a queste gravi irregolarità, i militari hanno proceduto al sequestro cautelare di circa 30 kg di alimenti, per un valore stimato di circa 200 euro. Gli alimenti sequestrati sono stati affidati in custodia allo stesso titolare dell’attività. Le autorità competenti hanno inoltre elevato una sanzione amministrativa di 1.500 euro nei confronti del titolare, ritenuto responsabile delle violazioni accertate.
L’intervento del NAS sottolinea l’importanza dei controlli nel settore della ristorazione per tutelare la salute pubblica e garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e di tracciabilità degli alimenti. Questo episodio mette in guardia i consumatori sull’importanza di scegliere locali che rispettino gli standard di sicurezza alimentare. Fonte: Carabinieri di Pisa