Il decreto varato dal governo domenica contiene diverse restrizioni per il mondo della ristorazione.
Oltre alla chiusura anticipata alle 18 per bar, pasticcerie, gelaterie, pub, pizzerie, ristoranti, che potranno continuare a lavorare offrendo il servizio a domicilio e la vendita di cibo e bevande per l’asporto (da non consumare sul posto o nelle vicinanze), il dpcm anti Covid prevede limitazioni anche per il numero di commensali consentito al tavolo.
Da lunedì è scattata in tutti i locali pubblici la “regola del 4”: dalle 5 alle 18, fino al prossimo 24 novembre, data di scadenza del provvedimento, sarà possibile sedersi al tavolo massimo in quattro. Le persone inoltre dovranno essere ben distanziate tra loro. Se infatti nel precedente dpcm era permesso far sedere al tavolo massimo sei clienti, la nuova norma ha previsto un’ulteriore restrizione. La “regola del 4” non si applica tra persone conviventi(ad esempio tra coinquilini) o appartenenti allo stesso nucleo familiare: in questi casi si può stare seduti anche in più di 4 persone e senza dover rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro tra i commensali.
Resta naturalmente in vigore l’obbligo di indossare la mascherina a copertura di naso e bocca quando non si è seduti al tavolo, per pagare alla cassa o quando ci si alza per qualsiasi motivo. Chi non rispetta le nuove regole rischia pesanti sanzioni amministrative: la multa va da 400 a 1000 euro, a cui può aggiungersi la sospensione dell’attività fino a 5 giorni, se le Forze dell’ordine che effettuano il controllo ritengono possa esserci il rischio di reiterazione o prosecuzione delle condotte vietate.