PONTEDERA. Le dichiarazioni del Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gian Paolo Quercetani.

L’introduzione di bagni neutri all’Istituto Tecnico Marconi di Pontedera ha acceso un nuovo fronte nel dibattito politico e culturale sulla scuola, e sull’identità di genere. A scendere in campo contro l’iniziativa è il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gian Paolo Quercetani, che non usa mezzi termini nel condannare quella che definisce “l’ennesima forzatura ideologica da parte della sinistra“.
“Il gender a scuola entra anche dalla finestra del bagno… che diventa neutro“, afferma Quercetani, criticando duramente la scelta dell’istituto scolastico. “Quanto successo all’istituto Marconi di Pontedera con l’introduzione dei bagni neutri è un pericoloso attacco alla natura della persona umana”, dichiara, sottolineando la sua contrarietà a un provvedimento che, a suo giudizio, “è un tentativo di negare che l’umanità è composta da maschi e femmine“.
Il consigliere, esponente di Fratelli d’Italia, rilancia un tema caro al partito: la difesa dell’identità sessuale come dato naturale e non modificabile. “La vera libertà consiste nel vivere nel proprio corpo in coerenza con la propria identità, poiché ogni individuo è unico e non può essere ridotto a una neutralità che ignora la propria essenza“, prosegue Quercetani.
Ma le critiche non si fermano all’aspetto valoriale. Il consigliere denuncia anche un presunto illecito formale: “Poco importa, evidentemente, che si tratti di una iniziativa illegale, (DM 18 dicembre 1974, 3.9.1 sull’edilizia scolastica: i servizi igienici ‘devono essere separati per sesso’). Come abbiamo amaramente sperimentato negli ultimi anni l’ideologia imposta dal pensiero mainstream ha ormai il potere di annichilire qualsiasi norma o indicazione vigente a livello nazionale e persino sovranazionale“.
Infine, Quercetani mette in guardia dalle possibili conseguenze psicologiche e sociali per gli studenti: “Si tratta non solo di un’iniziativa priva di fondamento giuridico, ma anche di un’azione che rischia di aumentare la confusione – già ampiamente diffusa e in parte volutamente incoraggiata – tra molti giovani su questi argomenti. Un intervento che finisce per sminuire il valore delle differenze sessuali tra uomini e donne, con possibili ripercussioni anche sul piano del disagio, creando situazioni imbarazzanti o persino lesive della dignità“.
La questione è destinata a far discutere e potrebbe diventare terreno di scontro tra visioni contrapposte sull’educazione, i diritti civili e il ruolo delle istituzioni scolastiche in una società sempre più attraversata dal dibattito sull’identità. Fonte: Comunicato stampa Consigliere comunale Gian Paolo Quercetani