Il centrocampista dell’Inter Kristjan Asllani racconta a VTrend qualche aneddoto sulla sua vita, dalla sua famiglia al rapporto indissolubile con il pallone.
VTrend desidera ringraziare l’Inter per l’opportunità concessa e il calciatore Kristjan Asllani per la disponibilità dimostrata.
Straordinari successi per un ragazzo che viene dalla provincia di Pisa, che non si è montato la testa ed è rimasto semplice, con i piedi ben piantati per terra. Un ragazzo tanto umile quanto determinato, il mix perfetto per raggiungere obiettivi importanti, alla portata di chi affronta le sfide col cuore aperto ma con la testa sempre alta. Dopo la Butese, dopo il Tau, dopo 13 anni all’Empoli, eccolo all’Inter. Stiamo parlando di Kristjan Asllani. Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale albanese, ormai, non ha più bisogno di presentazioni.
I primi calci al pallone
Nato ad Elbasan, in Albania, all’età di due anni si trasferisce con la famiglia in Valdera, precisamente a Buti. “Sono cresciuto a Buti e lì ho tirato i primi calci al pallone. – racconta Asllani a VTrend – A 4 anni e mezzo ho cominciato a giocare con la Butese però a differenza di adesso, ho iniziato in ‘posizioni più avanzate’, ero più un attaccante. Da piccolo ero sempre in piazza a giocare col pallone, tutti a Buti mi hanno conosciuto per questo“.
Il rapporto con la famiglia
“Ho un bellissimo rapporto con la mia famiglia. Quando è arrivato il momento di andare a Milano, ho sentito la necessità di portarli con me. Sono legatissimo al mio fratellino, al tempo aveva 11 anni: non ci ho pensato due volte e li ho portati con me! – continua Asllani – Tra l’altro, io tifo Inter e questa passione me l’ha trasmessa mio zio. Ricordo un derby vinto dall’Inter che vidi da piccolo tanti anni fa, ma credo che il mio essere interista sia nato prima, già da quando avevo sui quattro anni“.
Kristjan oggi
“Quando ho parlato con l’inter per la prima volta, non ci credevo. – racconta Asllani – Ancora oggi non riesco a descrivere la sensazione che ho provato. E’ stato subito sì, non avrei mai potuto dire di no a questa squadra. Ero felicissimo“.
“Sono un ragazzo che non esce molto, ho sempre fatto ‘casa-campo’. A Buti però uscivo di più: nel fine settimana mi ritrovavo con gli amici in piazza. Anche oggi, nel periodo estivo, vado spesso a Buti, alle sagre e in tutte e sette le contrade. – spiega Asllani – Qui a Milano ogni tanto vado a cena con Frattesi perché ci ho legato tanto, ma in generale sono una persona che non ama uscire“.
L’emozione del primo gol con l’Inter nella vittoria contro il Genoa
“Sentire il boato di 75mila persone, vedere l’affetto dei ragazzi in campo e quelli in panchina che sono venuti ad abbracciarmi, è stato incredibile. – conclude Asllani – E’ stata un’emozione davvero indescrivibile. In quasi due anni all’Inter non avevo ancora segnato e questa così un po’ mi pesava. Quando ho visto entrare il pallone in porta, non ho capito più nulla: è stato davvero indescrivibile“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA – Valentina Giovannetti