È arrivato il via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid dell’Ue.
Gli eurodeputati hanno completato il lavoro legislativo sul documento per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica. Il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal 1°luglio 2021. Il certificato avrà una valenza di 9 mesi per chi è stato vaccinato e 6 per i guariti dal virus.
L’approvazione è arrivata questa mattina, mercoledì 9 giugno, con 546 sì, 93 contrari e 51 astenuti (cittadini dell’UE) e 553 favorevoli, 91 contrari e 46 astensioni (cittadini di paesi terzi residenti nell’Ue). Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell’Unione europea renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni.
Il sistema si applicherà dal 1°luglio 2021 e resterà in vigore per 12 mesi. Ricordiamo come il certificato non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Durante i negoziati tra le istituzioni, gli eurodeputati hanno ottenuto un accordo che stipula che gli Stati dell’Unione non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”.
Si punta inoltre si punta tutto su tecnologia e privacy, attraverso un QR code, nel quale è registrato il certificato da caricare sullo smartphone e sulla firma digitale, rilasciata dall’autorità nazionale. Nel Qr code, leggibile ai varchi di frontiera o degli aeroporti, sarà possibile leggero solo codice identificativo di vaccinazione o test covid negativo, oltre a nome e cognome della persona e data di nascita.
Un grande passo in avanti dunque per l’Italia, che si trova così tra i primi 10 paesi Ue ad usare il certificato.