Ai familiari va l’abbraccio affettuoso dell’intera comunità, che si stringe in un saluto silenzioso ma colmo di gratitudine.

Se n’è andato Giovanni Mangini, figura storica e benvoluta di Peccioli, marito dell’indimenticata Lucia Sacchini (clicca qui), scomparsa solo qualche tempo fa. Con lui se ne va un pezzo autentico della memoria collettiva di Peccioli: un uomo che, nel corso della sua vita, ha contribuito con il suo lavoro, la sua presenza e il suo spirito di comunità a dare forma e identità a tanti luoghi simbolici del paese. Lascia tre figlie.
Giovanni era stato per molti anni fornaio, titolare del panificio situato in fondo a Via Roma, all’incrocio con Via Marconi. Un luogo di profumi familiari e di volti conosciuti, dove ogni mattina il pane fresco rappresentava molto più di un alimento: era un gesto quotidiano di cura e servizio per la comunità.
Dopo l’esperienza nel forno, aveva gestito per diversi anni un bar sulla piazza principale, non quello sotto i portici ma l’altro, quello dove oggi si trova il ristorante sotto al Comune. Quel bar era diventato un punto di ritrovo per tanti, un luogo di chiacchiere, risate, partite a carte e caffè condivisi. Ancora prima, Giovanni aveva tenuto anche lo storico Circolo dei Combattenti e Reduci in Via Roma, altro spazio di aggregazione caro a diverse generazioni di pecciolesi.
La sua scomparsa arriva a poca distanza da quella della moglie Lucia Sacchini, figura altrettanto centrale nella vita sociale del paese. Lucia aveva infatti gestito il Circolo ACLI, oggi anch’esso chiuso, che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per tante famiglie e per la vita associativa locale.
Oggi, nel ricordo di Giovanni, si mescolano affetto, riconoscenza e nostalgia. Se ne va un uomo semplice ma straordinario nella sua dedizione al lavoro, alla famiglia e al paese. Un uomo che ha lasciato un segno profondo nei luoghi che ha vissuto e nelle persone che lo hanno incontrato.