PISA. Dopo il periodo di emergenza sanitaria sono riprese le attività di controllo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
I controlli vengono effettuati da personale specializzato della Polizia Municipale, tramite l’utilizzo delle “e-killer”, telecamere di nuova generazione che riescono a individuare i responsabili dell’abbandono, di cui l’Ufficio Ambiente del Comune si è dotato dallo scorso anno. Nel mese di giugno sono state 15 le sanzioni elevate nei 21 siti monitorati dalle telecamere, per un totale di 2.100 euro di importi; nel mese di maggio sono state multate 12 persone per un totale di 1.350 euro, mentre nei precedenti mesi di lockdown, le multe elevate sono state 8 ad aprile e 10 a marzo. Complessivamente negli ultimi 4 mesi sono stati 45 i furbetti dei rifiuti individuati e sanzionati. Le sanzioni vengono applicate in base all’art. 255 del Dlgs 152/2006.
“La fase dell’emergenza sanitaria – dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Bedini – ha determinato l’accentuarsi di molti fenomeni di grave inciviltà, dall’abbandono del singolo sacco di spazzatura al cassonetto, ai grandi abbandoni in aree isolate, che rischiano di diventare in breve tempo autentiche nuove discariche. In più l’agibilità per il personale preposto ai controlli è stata fortemente limitata dal lockdown. Ciò nonostante abbiamo proseguito incessantemente l’azione di vigilanza, utilizzando le strumentazioni di cui ci siamo dotati nei mesi scorsi. Ora la situazione sta tornando a regime: i numeri del mese di giugno testimoniano ottimi risultati, considerato che a fronte di 21 siti monitorati, sono state elevate 15 sanzioni. Il dato dimostra che il fenomeno degli abbandoni è ancora troppo diffuso, ma anche che sappiamo dove andare a colpire. Purtroppo rimane il problema delle sanzioni amministrative disposte da leggi nazionali, che prevedono importi troppo bassi, e quello dei risvolti di carattere penale, che devono seguire un iter eccessivamente farraginoso”.
Le telecamere vengono nascoste nei luoghi da monitorare più soggetti al fenomeno degli abbandoni, come campane del vetro, cestini e aree della città più isolate. Nei casi di luoghi nei quali gli abbandoni avvengono secondo la modalità di scarico da automobili o furgoni o camion, è possibile intervenire direttamente tramite il riconoscimento della targa; mentre nei casi di abbandoni da parte di persone che si recano a piedi nel sito, le immagini delle telecamere sono importanti per studiare orari, modalità, abitudini di chi compie l’abbandono illegale di rifiuti, in modo da poter intervenire con appostamenti mirati della Polizia Municipale in un secondo momento. L’avanzata tecnologia di queste telecamere consente di visionare subito i frames che interessano, consentendo agli operatori di individuare in poco tempo i responsabili della violazione.
Oltre alle telecamere “e-killer”, tutte le postazioni di cassonetti con apertura elettronica, sia quelle interrate che quelle fuori terra, nel centro storico come sul litorale, sono state dotate di cartelli con avviso di videosorveglianza, all’interno dei quali vengono periodicamente inserite le fotocamere mobili, che permettono il monitoraggio di tutte le postazioni a rotazione.