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giovedì 2 Maggio 2024

Buti conferisce cittadinanza onoraria a Liliana Segre nel Giorno della Memoria

17:43

Il Comune di Buti ha conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sopravvissuta all’olocausto: la nomina nel Giorno della Memoria. L’amministrazione scrive alla senatrice e lei risponde con i ringraziamenti: ecco la corrispondenza.

BUTI – La senatrice e sopravvissuta ai campi di concentramento, Liliana Segre, è diventata cittadina onoraria di Buti. Questa la corrispondenza epistolare tra l’amministrazione comunale, che comunica la decisione, e la senatrice Segre, che ringrazia ricordandoci l’importanza della Memoria.

COMUNE DI BUTI:  “Gentile Signora Segre,
Le scriviamo dal Comune di Buti, un piccolo paese di circa 5000 abitanti in Provincia di Pisa, ai piedi del Monte Serra, incastrato tra piccoli fiumi e terrazzamenti di olivete. Proprio gli olivi e i castagni che si inerpicano su per i crinali delle montagne sono il simbolo del nostro paese e gli elementi, che per secoli sono stati alla base della sua economia, delle sue tradizioni e della sua cultura.

Buti è paese di frantoi e di mulini, di olio, di castagne, ma anche di tradizioni importanti come la tradizione del Maggio ovvero del recitar cantando dell’ottava rima, che per secoli hanno cantato storie di eroi e di povera gente.

Ma ciò che sicuramente ci fa sentire vicini a lei e alla sua storia è il fatto che Buti è stato, come molti altri Comuni della Toscana, teatro di una delle tante stragi nazifasciste che ha visto morire in maniera disumana uomini innocenti, che spesso, oltretutto, più che il legame con i gruppi partigiani, li portavano sulle montagne, la paura dei rastrellamenti e dei bombardamenti dei centri abitati.

La mattina del 23 luglio 1944, un gruppo di soldati della Wehrmacht invasero i boschi in località Piavola sopra la vallata di Buti e uccisero senza apparente motivo 18 uomini il più giovane aveva 16 anni, il più vecchio 62. Fu solo per intercessione del parroco che i parenti poterono andare a riprendersi quello che il caldo e le mosche avevano lasciato dei loro cari.

Una tragedia che, come tante altre, non ha mai avuto colpevoli e non ha mai dato una spiegazione univoca ai fatti che accaddero su quelle montagne. Molte furono le voci che circolarono in paese e che negli anni si sono tramandate, ma sicuramente questo episodio ha contribuito a fare di Buti e dei suoi abitanti un paese profondamente antifascista, che ha provato a fare i conti con la sua storia e sebbene non sempre questi conti siano tornati, molto è stato fatto dalle amministrazioni comunali e dagli storici locali perché questa memoria non andasse perduta.

La Memoria, forza dei popoli, ha detto di recente Papa Francesco, è per noi un elemento importante, da coltivare, da onorare, ma soprattutto da mantenere vivo attraverso lo studio e la ricerca, perché dimenticare il passato vorrebbe dire non avere una strada per il futuro. E lei lo sa bene, lei che per anni si è spesa nelle scuole, nei parlamenti e in centinaia di momenti significativi affinché quello che è stato, quello che lei ha vissuto sulla sua pelle e su quella dei suoi cari, non avvenga mai più. Purtroppo i fascismi non muoiono, i fascismi si assopiscono, si addormentano, ma non si esauriscono e ai primi richiami alzano la testa e tornano più vivi che mai.

Ed è a quel punto crediamo, che devono scontrarsi con un antifascismo vero, forte, giovane che sappia estirparli sul nascere e niente deve essere sottovalutato e dato per scontato.

Noi per questo abbiamo bisogno di lei, della sua persona, di ciò che lei rappresenta e per decenni ha fatto conoscere, e allora, è con immenso orgoglio che le vogliamo raccontare la nostra volontà di averla come Concittadina Onoraria, e consegnandole durante il Consiglio Comunale del 27 gennaio, la cittadinanza onoraria di Buti.

Questa seduta speciale si svolgerà alla presenza anche del Consiglio degli Studenti, in rappresentanza proprio di tutti i nostri giovani, ai quali, come lei ci ha insegnato, è doveroso lasciare il testimone della memoria e dell’impegno e che con i quali stiamo condividendo un percorso sulla nostra Costituzione.

La salutiamo con un caloroso abbraccio e la ringraziamo infinitamente per quello che fa e che ha fatto, come donna di pace e di grande umanità.
La Sindaca Arianna Buti- La Consigliera con Delega alla Memoria Sara Serafini”.

LA RISPOSTA DELLA SENATRICE SEGRE: Signora Sindaca, Arianna Buti, Consigliera alla Memoria, Sara Serafini, grazie infinite.

Ho apprezzato l’idea di diventare vostra concittadina in una giornata così densa di significato. Il giorno della memoria ci inchioda alla storia ed interroga le nostre coscienze.

Non a tutti capitano tutte le storie si legge nella “Montagna Incantata “. La vostra piccola montagna conserva molte storie, fatti innaturali, atroci, enormi che devono essere ricordati perché l’orrore non si ripeta.

Allora che cos’è la memoria? E’ tante cose insieme: la memoria è un’officina di formazione delle coscienze di oggi. È uno strumento prezioso e delicato da maneggiare con cura anche perché, è dalla sua buon uso che dipende la salute della democrazia.

Ancora grazie per aver pensato a me, percepisco la mano tesa di un’intera comunità. Il conferimento di una cittadinanza e’ un fatto speciale , la condivisione di valori antichi, rocciosi come questo lembo di Toscana. Quando ci si apre a l’altro si arricchisce il proprio patrimonio sentimentale , sociale, culturale e si diventa biodiversi dunque più umani.
Grazie infinite,
Liliana Segre”

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