PONSACCO. Dopo la decisione della Lega Nazionali Dilettanti di cristallizzare le classifiche, il FC Ponsacco rischia di retrocedere di ufficio, senza avere l’opportunità, quindi, di giocarsi la salvezza sul campo. Ne abbiamo parlato in un altro articolo, clicca QUI.
Dopo la prima dichiarazione dell’amministrazione ponsacchina, è arrivata anche quella del capogruppo della Lega Ponsacco Federico D’Anniballe. In un suo comunicato, D’Anniballe critica duramente la decisione della Lega dei Dilettanti: “Per quanto riguarda la Serie D, il consiglio della Lega Nazionale di categoria ha deciso all’unanimità di proporre al Consiglio Federale la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del campionato, prevedendo in questo modo la promozione delle prime classificate di ciascun girone e la retrocessione delle ultime quattro squadre classificate di ogni raggruppamento.
Se la proposta sarà approvata – continua D’Anniballe – il Ponsacco retrocederà quando ancora aveva la possibilità di salvarsi sul campo. Siamo obiettivamente difronte ad una delle più grandi mostruosità che il nostro ordinamento sportivo abbia mai conosciuto.
Giuridicamente stanno calpestando capisaldi di civiltà giuridica quali il “caso fortuito”, “l’impossibilità sopravvenuta” e la “forza maggiore” ovvero quegli avvenimenti imprevedibili ed eccezionali in presenza dei quali è impedita l’applicazione di sanzioni o conseguenze negative in qualsiasi settore del diritto. Se l’epidemia non consente la ripresa dei campionati ciò non può e non deve andare a danno delle società partecipanti.
Dal punto di vista del diritto sportivo le cose stanno anche peggio. Una decisione di siffatto genere scontra con lo spirito con cui sono state scritte molte norme del regolamento della Lega Nazionale Dilettanti; l’art.30 prima di tutte che in caso di gara interrotta in conseguenza di fatti o situazioni non imputabili (appunto) alle società, non prevede certo l’acquisizione del risultato maturato al momento dell’interruzione ma il recupero mediante la prosecuzione in altra data.
E peggio ancora. Neppure hanno tenuto conto, ed anzi si sono mossi in spregio, alle linee guida che l’UEFA ha emanato per la qualificazione delle squadre nazionali alle competizioni europee per club, linee guida che impongono alle federazioni di tener conto, in caso di interruzione dei campionati, dei principi del merito sportivo – che non può certo essere stimato a 2/3 ma solo al termine del campionato – e della non discriminazione di cui non è certo esente una decisione di questo tipo.
E’ sacrosanto e legittimo – conclude il capogruppo della Lega – reagire con forza e non piegarsi a questo abominio e sono fermamente convinto che i colleghi incaricati dal comitato “Salviamoci” formato dalle squadre danneggiate, sapranno far valere le nostre ragioni.