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mercoledì 8 Maggio 2024

“Scuola, si riparte. Tanti errori potevano essere evitati”

10:59

Le dichiarazioni dei segretari provinciali di Pisa e Livorno di Uil Scuola Claudio Vannucci e Maria Vanni.

“Si riparte. Dal giorno 15 gli studenti delle nostre province torneranno davanti ai portoni delle loro scuole aspettando il suono della prima campanella”, cominciano così i segretari provinciali di Pisa e Livorno di Uil Scuola Dott. Claudio Vannucci – Dott.ssa Maria Vanni.

“Dopo due anni e mezzo di emergenza sanitaria, addio mascherine, basta ingressi scaglionati, niente distanziamento. La regola principale è che si va tutti in classe. La scuola come formazione permanente. Il mondo in cui viviamo è assai differente rispetto a quello anche di soli pochi anni o decenni fa. E i cambiamenti che sono intervenuti sono stati radicali, hanno trasformato non tanto e non soltanto le nostre abitudini, ma anche la nostra cultura, le nostre economie, gli assetti della società. E sarà sempre di più così.

Oggi ci troviamo ad affrontare questioni epocali come quella dei cambiamenti climatici o della povertà educativa come se fossero fenomeni emersi all’improvviso. La scuola è pronta per tutto questo? Siamo riusciti in questi anni a risolvere i molteplici problemi che avvolgono il mondo scolastico? Secondo la nostra O.S. no. I problemi purtroppo rimangono tantissimi e non risolti. Addirittura si è riusciti a fare peggio dello scorso anno”, continuano Claudio Vannucci e Maria Vanni.

“Restano vacanti circa 52.000 posti per il personale docente a cui si aggiungono almeno 200.000 supplenti. Sono solo 35.773 i contratti a tempo indeterminato per i docenti, 9 mila per il personale ATA.

Le cifre fornite dal MIUR. Ecco i numeri resi pubblici per l’a.s. 2022/23:

50.415 assunzioni del personale docente così divise:

  • 26.717 contratti a tempo indeterminato con procedure ordinarie (concorsi, graduatorie ad esaurimento e call veloce);
  • 9.056 contratti a tempo indeterminato a seguito di procedura di assunzione dalle graduatorie per le supplenze del 2021;
  • 14.642 contratto a tempo determinato finalizzati al ruolo dalle graduatorie per le supplenze (posti di sostegno 2022).
  • 9.021 ATA (personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario)
  • 317 dirigenti scolastici.

A fronte delle 50 mila assunzioni annunciate dal Ministero per il personale docente, su un totale di più di 94.000 posti disponibili iniziali, solo 35.773 sono stati i contratti a tempo indeterminato. Di questi, però 9 mila sono posti già assegnati nel 2021 e quindi da calcolare nel contingente dello scorso anno. A conti fatti, solo 26.717 sono stati i contratti a tempo indeterminato utilizzando le procedure di reclutamento ordinarie (Concorsi , Graduatorie ad esaurimento e Call veloce), 9.000 sono stati i contratti a tempo determinato stipulati l’1/9/21 e trasformati in ruolo l’1/9/22 (che derivano, quindi, da posti che erano già disponibili lo scorso anno), mentre 14.642 sono i contratti a tempo determinato dei quali non possiamo sapere quanti ne saranno finalizzati al ruolo nel 2023 (procedure dell’art. 59 commi 4 e 9bis del DL 73/2021).

Insomma, si è riusciti a fare peggio dello scorso anno. Ad oggi restano vacanti circa 52.000 posti per il personale docente a cui si aggiungono almeno 200.000 supplenti”, spiegano Claudio Vannucci e Maria Vanni.

“Non va meglio per il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario per cui si sono stati coperti solo 9.000 posti dei 27.000 disponibili. Si continuano ad ignorare le reali esigenze delle scuole lasciando questo personale in una condizione di criticità, non sostituendo chi va in pensione anzi attuando tagli all’organico a fronte di carichi di lavoro crescenti.

Un totale di circa 70.000 vacanti, tra personale docente e ATA, che saranno coperti, per l’ennesimo anno consecutivo, con personale supplente. Lo avevamo detto in tempi non sospetti, e siamo stati anche troppo ottimisti visti i risultati.

Neanche questo anno è stato raggiunto l’obiettivo di coprire almeno il 50% dei posti del personale docente con contratti a tempo indeterminato. Non sono bastate né le procedure ordinarie (concorsi e graduatorie ad esaurimento), né quelle straordinarie (come quella della I fascia sostegno delle graduatorie per le supplenze) per coprire tutti i posti”, sottolineano Claudio Vannucci e Maria Vanni.

“Si continuano ad ignorare i docenti con almeno tre anni di servizio e quelli inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie per le supplenze che continuano con esperienza, e grandi sacrifici a far funzionare le scuole, con un contratto a tempo determinato che in molti casi non copre neanche tutto l’anno scolastico.

E intanto si annunciano nuovi concorsi attraverso un nuovo sistema di reclutamento di cui continueremo a chiedere lo stralcio mentre per quelli ancora in atto non ci sono neanche le graduatorie pubblicate. A questo si aggiunge il caos delle nomine dei supplenti che procedono a rilento con graduatorie provinciali pubblicate piene di errori e ritirate dopo qualche ora e, in alcuni casi, ripubblicate.

Dove le nomine sono concluse sono state falsate da un sistema informatico che (proprio come lo scorso anno) non è riuscito a garantire la correttezza della procedura (ad esempio: docenti riservisti (legge 68/99) o chi aveva la 104/92 per assistenza al familiare, si è visto impropriamente assegnare un incarico scavalcando docenti con più punteggio o collocati in una fascia superiore)”, continuano Claudio Vannucci e Maria Vanni.

“Errori che si potevano evitare. Avevamo indicato in tempi utili e più volte i punti di criticità e suggerito le soluzioni, ma il ministero non ha voluto ascoltarci perseverando negli errori.

Cosa aspettarci allora? Non c’è tempo da perdere. È necessario azzerare tutti gli errori delle graduatorie e ripensare alle convocazioni in presenza, non è più possibile affidare ad un algoritmo il destino di migliaia di docenti. Poi una riforma del reclutamento che sia seria e soprattutto snella, senza disperdere l’esperienza ‘sul campo’ del personale. Dobbiamo risolvere definitivamente la piaga del precariato dapprima sfruttato e poi umiliato con forme di reclutamento che prediligono il sapere nozionistico a quello critico e i cui fallimenti sono sotto gli occhi di tutti”, concludono i segretari provinciali di Pisa e Livorno di Uil Scuola Dott. Claudio Vannucci – Dott.ssa Maria Vanni.

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