PONTEDERA. Un momento difficile non solo per la sanità, che è messa a dura prova dal dilagare dell’epidemia da Coivd-19, ma anche per molti settori economici penalizzati dalle chiusure imposte dal Governo.
“Stiamo spingendo per far inserire nel decreto ristori alcune categorie completamente azzerate e altrettanto dimenticate, ad esempio Agenti di Commercio o Aziende che lavorano per il settore Horeca, stiamo spingendo per la filiera Moda e perché il commercio, che viaggia a ritmi dal -50% -60% da settimane possa sopravvivere con interventi di sospensione di tasse, contributi, procedure concorsuali, ecc. Nel frattempo da oggi scatta una stretta pesantissima per il settore Ristorazione e Bar e quindi cominciamo a farci capire con parole chiare: Zero Incassi- Zero Spese. Non può funzionare che in questo modo” sono queste le parole di Luca Sardelli, presidente Confesercenti Valdera.
“A primavera la chiusura del settore comportò una perdita stimata in 500 milioni di €, quella che inizierà domani (oggi per chi legge, ndr) rischia di consegnarci, al termine, un settore in via di estinzione”. Questo l’intervento di Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana, che è stato riproposto e condiviso in pieno dal presidente Confesercenti Valdera, Luca Sardelli. “Il settore Food e ristorazione, stiamo parlando di migliaia di aziende in Toscana che danno lavoro a decine di migliaia di persone, non solo ha pagato un prezzo pesantissimo per il lockdown totale in primavera, ma ha pesantemente subito anche il brusco rallentamento di un’economia turistica che, solo in parte, ha risollevato le sorti di questo settore”. Confesercenti continua: “Ci siamo ritrovati in quattro giorni dall’essere zona gialla a passare a quella arancione: l’auspicio è naturalmente quello di tornare quanto prima ad una situazione più sotto controllo. In questo frangente, per la vita delle aziende sono indispensabili decisioni immediate, a partire dai ristori. Contestualmente occorreranno scelte tese a dare un segnale chiaro di prospettiva. Penso alla questione affitti, alle tasse, ai contributi, solo per citare alcune voci, che devono essere congelate. Ci deve essere un’equazione lineare: zero incassi, zero costi. L’unica luce che annoto è l’annuncio che un vaccino è vicino. Vogliamo sperarci”.