VICOPISANO. Commemorazione e concerto per i tre minatori toscani che persero la vita nella miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio.
Sabato 8 agosto (dal 2001 Giornata nazionale del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, per valorizzare il loro contributo sociale, culturale ed economico) alle 8.00, nei Giardini di Via Salutini a Vicopisano (intitolati alla Memoria delle vittime di Bois du Cazier) il Sindaco Matteo Ferrucci, il Vicesindaco con delega alla Memoria Andrea Taccola, la Consigliera alla Cultura Elena Pardini, la Giunta e l’Amministrazione Comunale celebreranno il ricordo dei tre minatori toscani morti nella miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio: Otello Bugliani, di Fiesole, Enrico Del Guasta, di Cascina (padre di Umberto, titolare del ristorante Chez Mes Amis di San Giovanni alla Vena, promotore dell’evento) e Romano Filippi di Fiesole, e di tutti i 262 minatori morti in quel terribile incidente, l’8 agosto del 1956, intrappolati a mille metri di profondità . Il più giovane aveva appena 16 anni.
Il 4 maggio 2019 l’Amministrazione Comunale, con l’allora Sindaco Juri Taglioli e l’allora Vicesindaco Ferrucci, inaugurò, nei Giardini intitolati alle vittime di Bois du Cazier, la statua “Al Minatore”, donata al Comune da Nino Domenico di Pietrantonio. Proprio davanti a quella statua il Sindaco e l’Amministrazione celebreranno, insieme a Umberto Del Guasta e ai suoi fratelli Libero, Gianfranco e Graziella (Yvet non potrà , purtroppo, essere presente), alla vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, al Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, e alle delegazioni della provincia di Pisa, di Vicopisano e di Cascina di ANPI, ad altre autorità e amministratori locali, la Memoria di Otello, Enrico e Romano e dei 262 minatori che non hanno mai più rivisto la luce del sole, in quel tremendo 8 agosto 1956.
Pochi minuti prima delle 8.00 Don Tadeusz Dobrowolski, parroco di Vicopisano, farà suonare a lutto le campane della Pieve romanica di Santa Maria come espressione di cordoglio dell’intera comunità e di vicinanza alle famiglie dei tre minatori toscani, per il dolore vissuto e per tutte le traversie patite dopo quel lutto, e alle famiglie di tutti i minatori vittime della tragedia di Marcinelle. Dentro quella miniera, a morire di lavoro, c’erano belgi, italiani e uomini di tutta Europa, e non solo (136 italiani, 95 belgi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, 2 francesi, un inglese, un olandese, 3 algerini e 2 sovietici). Alle 8.10, ora dell’incidente, proprio come accade nella grande manifestazione che ogni anno si tiene a Marcinelle (e che quest’anno è stata sospesa a causa del Covid-19), sarà suonato un rintocco di campana per ogni nome di minatore (in questo caso toscano) morto. I nomi, scanditi dai rintocchi, saranno letti dai tre nipoti di Del Guasta, Elena, Giulia e Thomas, come simbolo di Memoria viva che si trasmette, diventando futuro affidata ai più giovani.
Durante la commemorazione ci saranno intermezzi di poesia letti dalla Consigliera Pardini e di musica eseguiti dal Maestro Enrico Bernini che culmineranno nell’Inno alla gioia, dalla Sinfonia n.9, di Ludwig Van Beethoven, adottato nel 1972 dal Consiglio d’Europa come inno per rappresentare i legami di fratellanza e i valori di solidarietà europei.