La dichiarazione del Presidente del Comitato Regionale Toscana L.N.D. Paolo Mangini.
Un episodio gravissimo ha scosso il calcio giovanile toscano nella giornata di sabato, durante la gara della categoria Juniores tra Sagginale e Ideal Club Incisa. Un’aggressione violenta, partita da alcuni calciatori ai danni di un avversario e successivamente rivolta anche al direttore di gara, ha sollevato un’ondata di sdegno nel mondo sportivo regionale.
Sulla vicenda è intervenuto con fermezza il Presidente del Comitato Regionale Toscana L.N.D., Paolo Mangini, che ha definito quanto accaduto come “assolutamente inaccettabile“, aggiungendo: “Non è concepibile che in una gara di calcio possano verificarsi aggressioni violente di calciatori nei confronti di altri calciatori avversari, aggressione che poi si è riversata anche nei confronti del direttore di gara“.
Mangini ha voluto esprimere vicinanza alle vittime dell’accaduto: “Ho espresso la mia solidarietà e quella del Comitato Regionale al giovane calciatore oggetto della violenza, alla Società I.C. Incisa e per il tramite del Presidente del C.R.A. Reni al giovane direttore di gara“.
Il presidente ha inoltre ricordato come il Comitato Regionale sia da anni impegnato nella prevenzione di episodi di questo tipo, non solo attraverso le sanzioni sportive, ma anche con percorsi educativi e formativi: “Il nostro Comitato ha intrapreso da tanti anni, insieme al Settore Giovanile e Scolastico Regionale, un percorso mirato a prevenire tali incresciosi episodi non solamente con i provvedimenti della giustizia sportiva, ma anche con un percorso di formazione che intende mettere al centro del nostro mondo un sano agonismo che isoli la violenza“.
Infine, il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale ha preso posizione con una condanna netta e unanime dell’accaduto: “Nella certezza di interpretare la posizione di tutto il movimento, esprime la più netta condanna nei confronti di un episodio che niente ha a che fare con la storia ed i valori che settimanalmente le nostre società trasmettono ai propri atleti ed atlete“.
L’episodio è ora al vaglio degli organi di giustizia sportiva, mentre resta alta l’attenzione sul tema della tutela dei giovani atleti e degli ufficiali di gara.