La direttrice generale dell’Aoup, Silvia Briani, ha tracciato un bilancio delle attività del 2024.
Con un occhio sempre proiettato sull’Ospedale Nuovo Santa Chiara in Cisanello che sta prendendo forma di mese in mese, la direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani ha tracciato un bilancio a 360° delle attività del 2024 incontrando i professionisti di tutti i Dipartimenti e dei coordinamenti funzionali in tre assemblee in cui sono stati presentati numeri, obbiettivi raggiunti, traguardi e nuove sfide da raccogliere.
In un quadro di sostanziale efficienza e tenuta, con delle problematiche in alcuni settori da migliorare ma che non pregiudicano la performance complessiva, che rimane elevata, sono stati illustrati tabelle e grafici delle attività sanitarie trasmessi dai vari flussi aziendali ed elaborati dall’Unità operativa Controllo di gestione, partendo dall’”Azienda in pillole” per poi passare all’innovazione digitale, allo stato di avanzamento del nuovo ospedale e ai progetti e agli obbiettivi realizzati nel 2024, allo scopo di condividere i successi e le criticità dell’Azienda, ringraziando i professionisti per il lavoro svolto e augurando a tutti buone feste.
I dati economici illustrati sono stati suddivisi per pazienti interni/esterni, servizi, area dell’emergenza-urgenza, senza tralasciare una fotografia sui tempi di attesa e su come ci vedono dall’esterno (sistemi di misurazione della performance PNE/NSG).
La prima fotografia restituisce un bilancio consuntivo che segna un valore di produzione pari a 619 milioni (617 milioni di costi della produzione), di cui 233 per attività di ricovero, 260 per il personale e, fra le altre voci, 66 di spesa per dispositivi medici, 57 milioni di spesa farmaceutica.
Tenendo sempre il 2019 come anno di confronto e sotto esame i primi 10 mesi dell’anno, nel 2024 i ricoveri sono in calo rispetto al 2023 (rispettivamente 37.352 vs 40.465). Erano 42.231 nel 2019. Il dato è positivo in quanto segno di maggiore appropriatezza, a fronte di un incremento dell’attività ambulatoriale.
La maggioranza (il 70%) sono ricoveri elettivi (il 30% urgenze). La provenienza è per la stragrande maggioranza (75%) dall’area pisana e dall’interno dell’area vasta nord-ovest mentre resiste un 15% di attrattività extraregionale. Dei ricoveri chirurgici quasi il 90% è programmato e poco più del 13% è composto da ricoveri in urgenza. Anche in questo caso l’attrattività maggiore (42%) è verso pazienti non pisani dell’area vasta nord-ovest. I trapianti, a parità di periodo, sono in linea o in crescita nei confronti delle annualità precedenti; stabili le nascite (1.104) e in crescita rispetto al 2019 (1.059) e in discesa la percentuale di parti cesarei. L’attività ambulatoriale, che si mantiene abbastanza stabile con periodi di aumento sia rispetto al 2019 sia al 2023, è rivolta per il 57.3% a pazienti esterni e nel restante 42.6% a interni.
Anche i laboratori segnano un lieve incremento nella produzione rispetto all’anno scorso (5.658.549 vs 5.625.214). La Radiodiagnostica, con Focus su Tac e Rmn, segna un ulteriore balzo in avanti (90.856 vs 72.375 del 2019). Anche sulla linea ambulatoriale la parte del leone nell’attrattività è costituita dallo zoccolo duro dei residenti nell’area pisana (43%) e dal 36% di residenti del resto dell’area vasta nord-ovest. La percentuale di pazienti fuori regione in questo caso è dell’11%.
Nell’area dell’emergenza-urgenza i numeri degli accessi al Pronto soccorso sono in costante crescita e si stanno avvicinando a quelli del 2019 (84.222 vs 94.469) ma migliorano i tempi di trattamento, restano da migliorare quelli in attesa del posto letto (fonte Mes). Sulle reti tempo-dipendenti, gli indicatori nei primi mesi dell’anno vedono stabile ictus e in miglioramento infarto miocardico acuto e trauma maggiore.
Sui ricoveri entro i tempi previsti ottima la performance del tumore alla mammella e alla tiroide e molto bene anche utero, angioplastica coronarica, biopsia del fegato, melanoma, protesi d’anca. Restano delle criticità in alcune branche di chirurgia minore e nell’endoarteriectomia carotidea. Ottima la performance delle prime visite ambulatoriali, tutte verdi nella tabella dei tempi regionali (97%), grazie all’Open access. Bene anche il confronto fra regime di attività istituzionale e di libera professione. Ottima la performace dell’Aoup anche nel Nuovo sistema di garanzia (Nsg) che monitora l’erogazione dei Lea-Livelli essenziali di assistenza. Migliorabili solo la percentuale di parti cesarei (21.57%) e la necessità di nuova resezione a 120 giorni da intervento chirurgico conservativo di tumore alla mammella (2.75%).
Anche nella Tree Map del Piano nazionale esiti di Agenas (Pne) i volumi sono perfettamente in linea e restano solo da migliorare gli indicatori relativi alla mortalità a 30 giorni dal ricovero per insufficienza renale cronica, per Bpco e nelle riammissioni a 30 giorni dopo intervento di protesi d’anca. Nella top Ten degli ospedali italiani per gli interventi in classe A, l’Aoup (dati 2023) è prima per volume di tumori alla tiroide e al secondo posto per interventi in laparoscopia/volume di interventi di retto e colon; sempre nelle prime 10 posizioni per tutte le altre branche della classe A.
Notevoli passi avanti sono stati fatti nella transizione digitale con la creazione di un gruppo di lavoro con Estar in ambito Ict ammodernando il parco e l’infrastruttura tecnologica, investendo nella cybersicurezza, sui servizi digitali per l’utenza, nella telemedicina. Grande sforzo anche nella formazione, con il superamento del gap esistente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e sicurezza antincendio oltre a tutta un’altra serie di eventi per un totale di 4.779 soggetti formati e 23.198 partecipazioni. Buona anche la percentuale di raggiungimento dell’obiettivo di budget dell’area amministrativa sulla digitalizzazione dei processi aziendali.
Sul Nuovo Santa Chiara in Cisanello – il completamento del montaggio delle facciate degli edifici è previsto a fine anno, poi seguiranno poi le lavorazioni della parte impiantistica e l’inaugurazione della grande centrale termica a inizio 2025 – sono stati illustrati il piano di formazione sui nuovi modelli organizzativi assistenziali condivisi che dovranno essere adottati e i vari livelli di management e responsabilità individuati in questa fase di transizione verso il nuovo, dal punto di vista della costruzione, degli allestimenti interni e del trasferimento delle attività.
La chiusura dell’assemblea è stata dedicata ai successi dell’anno – fra cui l’acquisto delle grandi apparecchiature con i soldi del Pnrr e l’inaugurazione del Centro per le mutilazioni genitali femminili, oltre al nuovo impianto di biocontenimento, all’elenco delle numerosissime certificazioni mantenute – qualità ISO 9001:2015 per una serie di strutture ed Eusoma – e nuove: parità di genere e Unicef (quest’ultima in dirittura d’arrivo) e ai progetti realizzati (fra cui il corso antiviolenza con le forze dell’ordine, “Io sto con Chiara”, progetti Lean, il nuovo Statuto aziendale, la formazione manageriale per i direttori di Dai e tanto altro).