Un corso per insegnare ai giovani come usare un defibrillatore e quali sono le capacità di base per la rianimazione.
Con la consegna dei 140 attestati agli studenti dell’ITI Leonardo da Vinci di Pisa, si è conclusa la seconda edizione del corso “Un cuore nello zaino”. Riconoscere precocemente un arresto cardiaco, attivare i soccorsi e mettere in atto le prime manovre rianimatorie usando anche il defibrillatore sono alcuni degli obiettivi che si prefigge il corso che si è tenuto nelle V classi dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Pisa, al quale hanno partecipato anche gli insegnanti e il personale amministrativo.
“Prima di tutto voglio ringraziare i ragazzi che hanno partecipato con impegno, entusiasmo e curiosità. E’ importante – sottolinea Luca Vanni, infermiere che ha ricoperto per anni il ruolo di coordinatore del 118 e ideatore del corso – che la maggior parte delle persone sia preparata all’uso del defibrillatore automatico e abbia acquisito le capacità di base per poter effettuare le principali manovre rianimatorie. Infatti, nel momento in cui si verifica un arresto cardiaco improvviso, inizia una corsa contro il tempo per mantenere un minimo di perfusione agli organi nobili (cuore e cervello) e aumentare la possibilità di sopravvivenza senza danni neurologici. E’ bene quindi diffondere la filosofia del BLSD, acronimo di Basic Life Support Defibrillation, ovvero le manovre di primo soccorso con l’impiego di defibrillatore, fin dalle scuole superiori considerando che i giovani saranno gli adulti di domani”.
“Un cuore nello zaino” è un progetto pilota sostenuto dalla ASL Toscana nord ovest e dal Lions della Valdera-Volterra-Pisa Host.
“Un ringraziamento particolare ai giovani istruttori BLSD del 118 che hanno voluto partecipare, in modo volontario, alla formazione dei giovani studenti, al preside Federico Betti per averci accolti, agli insegnanti, alla dottoressa Laura Spisni da sempre attenta alla formazione e appassionata della medicina d’urgenza, ai miei colleghi infermieri, Simona Vallini, Emiliano Carlotti, Davide Traballoni, al direttore del dipartimento infermieristico, Andrea Lenzini, al dottor Luca Nardi e al dottor Dario Bitonti, direttore del 118 sud, alla nutrita rappresentanza dei Lions Pisa Host, Valdera, Alta val di Cecina che ci ha sostenuti”.