Le dichiarazioni di Eugenio Leone, vicepresidente nazionale della Città dei Motori, in merito all’ipotesi della realizzazione della pista addestrativa per automezzi nel comune di Pontedera.
Convergenza sulla possibilità di procedere con l’iniziativa progettuale per la riqualificazione del Cisam, utilizzando il sedime del demanio militare come fulcro della base diffusa proposta dall’Arma dei Carabinieri: è questo il risultato della riunione del tavolo interistituzionale convocato al Ministero della Difesa, alla presenza di tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte che hanno condiviso l’idea di procedere attorno a due punti fermi: la riduzione al minimo dell’impatto ambientale e nessun aumento di consumo di suolo.
Il progetto complessivo prevede anche la realizzazione di altre opere compensative a favore del territorio, come la realizzazione della pista addestrativa per automezzi nel Comune di Pontedera, gestita in modalità condivisa con l’ACI, per la guida sicura degli automezzi.
La prima ipotesi ritenuta perseguibile è quella di realizzarla a Pontedera nel comparto della Tenuta Isabella dove, già dal 2013, gli strumenti di pianificazione avevano previsto la costruzione di un autodromo (non concretizzatasi a causa di vicissitudini legate alla società di investimento).
Lunedì 18 settembre ci sarà una nuova riunione, utile per valutare il progetto generale.
“Sarebbe auspicabile che il Comune potesse di Pontedera partecipasse alle prossime riunioni e che, se la pista di addestramento nascesse , in accordo col gli altri attori del progetto, potesse essere aperta a manifestazioni, eventi motoristici, e ‘palestra’ per attività di ricerca in campo motoristico, – spiega Eugenio Leone, vicepresidente nazionale della Città dei Motori – Si tratterebbe di un elemento che potrebbe caratterizzare Pontedera e che potrebbe diventare una leva di sviluppo del turismo motoristico“.
“L’area individuata, la lingua di terra incastrata lungo lo Scolmatore: – conclude Leone – era gia stata individuata come idonea a sostenere un autodromo; certo ne dobbiamo valutare l’impatto ambientale, sicuramente, ma non stiamo parlando di un posto che dobbiamo disboscare. Quello che si dovrebbe fare ora è sedersi ad un tavolo e valutare senza preconcetti, consapevoli della grande opportunità che viene offerta al territorio“.