CALCINAIA. Nel precedente weekend si doveva celebrare a Calcinaia la sagra della Nozza, ma purtroppo i noti motivi ne hanno impedito lo svolgimento. Stesso destino lo ha avuto la regata storica di calcinaia nel fine mese.
Tutte tradizioni che da anni si celebrano in onore di Santa Ubaldesca patrona della comunità di calcinaia.
Se la Santa è stata ricordata nelle funzioni religiose nella chiesa di San Giovanni, la competizione remiera è stata ricordata dai Rioni con l’applicazione nel centro storico delle bandiere rionali.
La prossima settimana a proposito dell’argomento pubblicheremo i video di alcune precedenti regate. Intanto la Nozza la vogliamo ricordare così: Edizione 2020 annullata causa COVID19.
La sagra si svolge ogni anno la terza domenica di maggio nel centro storico di Calcinaia. E’ l’occasione per assaggiare il tipico dolce che, anno dopo anno, sboccia dalle mani di donne e uomini che lavorano tutto il giorno nel “laboratorio” della Deputazione di Santa Ubaldesca (organizzatore). Nei giorni della sagra i banchi che vendono il tipico dolce locale vengono allestiti lungo Via Indipendenza. Siamo certi che la ricorrenza tornerà protagonista il prossimo anno
La nozza è un dolce locale che affonda le sue radici nella tradizione contadina. Si tratta di una cialda a forma di cono, dall’aroma di anice e rosolio, ottima gustata da sola o riempita di panna montata. Da non confondere con il brigidino di Lamporecchio, è una cialda la cui preparazione affonda le radici addirittura nella tradizione carnascialesca medievale. Rispetto ai più celebri brigidini, la nozza ha uno spessore maggiore, che può raggiungere i 3 millimetri, e soprattutto viene preparata con l’anice puro invece che col liquore all’anice. La particolare forma conica della nozza è dovuta al fatto che l’impasto ancora caldo, cotto su testi detti “ferri da cialda” simili a quelli utilizzati per cuocere i “necci”, viene avvolto attorno a colli di bottiglie e lì lasciato raffreddare. Servita un tempo durante i matrimoni (da cui il nome), la nozza viene oggi preparata dalle massaie locali secondo l’antica ricetta.
Il nome della cialda (nozza) si riferisce al momento del matrimonio: a conclusione di un abbondante pranzo nuziale, veniva offerto questo croccante cono colmo di confetti, di fatto una bomboniera a base di zucchero, zucchero di vaniglia, uova, farina, anice e rosolio.
Via via che i matrimoni sono diminuiti, a Calcinaia si è deciso che non dovevano rimanere le uniche occasioni per concedersi uno sfizio così gustoso, e gli abitanti del piccolo comune si sono inventati una sagra che lo valorizzasse, che dalle tavole imbandite per le feste lo portas se in piazza.