LAJATICO. In merito all’Unione Parco Alta Valdera, il sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri ha preso carta e penna e si è rivolto ai sindaci Renzo Macelloni e Mirko Bini, rispettivamente colleghi di Peccioli e Terricciola.
“A seguito dei confronti avuti e leggendo i vostri intenti pubblicati sulla stampa locale, non possiamo che ritenerci positivamente colpiti dalle vostre parole. L’Amministrazione comunale di Lajatico, pur riconoscendo i limiti e lo stallo in cui si trovava l’Unione Alta Valdera, ha sempre ritenuto che la forma associata dei servizi, piaccia o no, fosse ormai uno strumento indispensabile al quale i piccoli comuni non possono più rinunciare. Ben venga quindi la proposta di superare le criticità non tanto facendo marcia indietro, ma anzi ripensando ad una impostazione più coraggiosa. – continua Barbafieri – Vi esprimiamo quindi la nostra disponibilità ad essere parte di questo dibattito e proviamo a proporre in questa sede alcuni spunti: costruiamo una proposta che abbia al centro la qualità dei servizi, coinvolgendo in maniera diretta i nostri cittadini, con assemblee pubbliche o altri strumenti di partecipazione, in modo da renderli omogenei sull’intero territorio dell’Alta Valdera. L’altra grande sfida del futuro saranno i servizi scolastici: riprendiamo a progettarli insieme come un sistema diffuso di eccellenze, che si integrino perfettamente con il progetto di mobilità sostenibile, da poco presentato anche al nuovo Presidente Giani. Proseguiamo sul percorso di rafforzamento della Casa della Salute, ad oggi uno dei migliori presidi sanitari della Toscana, affinché non crescano solo i servizi sanitari, ma anche i progetti di supporto alla domiciliarità.
Infine, per far sì che si superino completamente le difficoltà che hanno portato alla crisi dell’Unione, è necessario individuare un organo politico che sia più incisivo sull’azione amministrativa, che sia in grado di valorizzare le singole potenzialità di ogni Comune, ma che allo stesso tempo sia capace di superare i particolarismi. Insomma, come tanti anni fa il Consorzio Alta Valdera fu soggetto capace di fare innovazione nella gestione amministrativa, così Il Parco Alta Valdera sia strumento in grado di rispondere alle nuove sfide che una società sempre in evoluzione ci pone quotidianamente. Per combattere l’antipolitica, dobbiamo migliorare la nostra capacità di dare risposte alla collettività. Questo percorso, se ben costruito, potrebbe andare in questa direzione.” – conclude Barbafieri.