Le dichiarazioni dei segretari Provinciali di Pisa e Livorno Uil Scuola Maria Vanni e Claudio Vannucci.
“In Toscana una quarantina le scuole a rischino l’accorpamento e questo si ripercuote anche con la perdita di oltre 200 posti di lavoro tra Ata, docenti, dirigenti, Dsga. Come UIL SCUOLA pensiamo che potranno verificare forti diseguaglianze diminuendo ulteriormente di servizi nelle aree più periferiche oltre ad avere problemi occupazionali. Dobbiamo mobilitare istituzioni e cittadinanza tutta contro questo disegno del Governo. Questo non è che l’antipasto dell’autonomia differenziata contro la quale lanciamo unitariamente una raccolta firme“, cominciano così i segretari Provinciali di Pisa e Livorno Maria Vanni e Claudio Vannucci.
“L’ultima Legge di Bilancio, per risparmiare sul personale, innalzata da 600 a 900 la soglia minima di studenti di ogni scuola, per poter tenere l’autonomia e il proprio Dirigente scolastico, anche se il Governo in teoria lascia alle Regioni la possibilità di intervenire in base a proprie scelte politiche. La portata di questo intervento voluto del Governo è micidiale e folle. Su questo argomento e su questa materia il 16 dicembre scorso abbiamo scioperato. In tanti casi accorpare le scuole vuol dire che nei luoghi più periferici alcune verranno chiuse“, continuano i segretari Provinciali di Pisa e Livorno Maria Vanni e Claudio Vannucci.
“A partire dall’anno scolastico 2024-25 si rischia un massacro. Nella nostra provincia e in quella di Livorno assisteremo ad accorpamenti e riduzione delle istituzioni scolastiche. Per tutta la Toscana il rischio accorpamento (tra comprensivi e superiori) è di una quarantina di istituti, in base alle stime e ai nuovi parametri.
Su questa strada, si apre anche un problema di lavoro: a rischiarlo, secondo le stime del nostro sindacato su base regionale saranno circa 150 addetti ATA e una cinquantina di docenti (oltre a una quarantina di dirigenti scolastici e altrettanti DSGA)“, sottolineano i segretari Provinciali di Pisa e Livorno Maria Vanni e Claudio Vannucci.
“Accorpare gli istituti e tagliare sugli organici significa che alcune scuole rischiano di chiudere, lasciando sguarnite soprattutto aree interne che già soffrono di scarsi servizi. Il tutto a scapito dell’istruzione e della formazione che dovrebbero restare pubblici oltre che a creare un grosso e preoccupante problema occupazionale.
La scuola, insieme alla sanità, è un presidio fondamentale dello Stato e per la cittadinanza, che deve essere difeso e tutelato. L’opinione pubblica, le famiglie e le scuole stesse devono prendere coscienza di questo problema. Ringraziamo la Regione Toscana che si è mobilitata proponendo ricorso davanti alla Corte Costituzionale e noi continueremo a mobilitarci per difendere la scuola come valore pubblico e per spingere il Governo a ritirare questo progetto“, spiegano i segretari Provinciali di Pisa e Livorno Maria Vanni e Claudio Vannucci.
“Come segretari della UIL SCUOLA RUA di Pisa e Livorno contrastiamo da tempo questa prospettiva, ed insieme ai Nazionali sindacali proponiamo una raccolta di firme di iniziativa a questo link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC (necessario lo spid) oltre che una raccolta diretta presso le nostre sedi territoriali“, concludono i segretari Provinciali di Pisa e Livorno Maria Vanni e Claudio Vannucci.