Tutto è filato liscio in Toscana durante il primo giorno dell’introduzione dell’obbligo del Green Pass sul posto di lavoro.
I primi effetti derivanti dal primo giorno di obbligo della certificazione verde sui posti di lavoro (ieri, 15 ottobre), sono sicuramente positivi: i mezzi pubblici hanno viaggiato regolarmente quasi dappertutto. Nessuno treno è stato cancellato. I disagi sono stati circoscritti a poche aree della Regione: alcuni turni dei bus sono rimasti scoperti, anche se pochi. Il dato percentuale dei turni saltati a Pisa si attesta fra il 5% e il 6%.
Il Presidente della Regione Eugenio Giani, che ha fatto un bilancio della giornata, ha evidenziato che “non ci sono state situazioni critiche in Toscana. Questo dimostra che noi possiamo essere la regione che fa da punto di riferimento, essendo estesa la vaccinazione e avendo scarsa presenza di manifestanti”.
Giani ha segnalato anche che ‘c’è stato un aumento’ dei tamponi nelle ultime 24 ore in Toscana. “Abbiamo superato quota 30mila ma questo non crea caos, è cosa assolutamente gestibile. Progressivamente molte persone, invece di fare la verifica del tampone ogni 48 ore, alla fine farà il vaccino”.
Anche coloro che hanno voluto manifestare il dissenso al Green pass per accedere ai luoghi di lavoro, lo hanno fatto pacificamente. Le principali sono state a Firenze e Livorno. A Firenze, in piazza Santa Maria Novella, si è radunato per ore un migliaio di cittadini, fra cui una riconoscibile presenza di studenti universitari che hanno criticato le restrizioni e la gestione Covid dell’ateneo fiorentino.
A Livorno invece c’è stato un corteo con 500 partecipanti che nelle strade sfilavano dietro uno striscione con la scritta “Giù le mani dal lavoro! No Green pass”.