Il giovane è stato salvato dal Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana.
Una lunga nottata per i tecnici della stazione di Massa del Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana. La chiamata è arrivata alle 20 per una persona in difficoltà all’innesto del sentiero 36 con il sentiero 170, sul contrafforte che divide la valle di Forno da quella di Resceto e alla cui sommità si trova la foce delle Vettoline. L’escursionista, ventisettenne, presentava sintomi riconducibili al colpo di calore. Il colpo di calore infatti può portare alla perdita di coscienza ed è preceduto da sintomi (mal di testa, vertigini, stanchezza, aumento della frequenza del polso e del respiro) che pregiudicano la sicurezza della progressione.
L’uomo, che da solo era partito la mattina alla volta del monte Tambura e che indossava scarpe da footing, non assumeva liquidi da molte ore ed era in preda a forte spossatezza e nausea. La squadra con il medico alle 21 ha raggiunto il target e ha provveduto a stabilizzare ed imbarellare il paziente per poi intraprendere un lungo recupero a valle fino a Resceto tramite tecnica lecchese su un sentiero molto scosceso e impervio. Alle operazioni hanno preso parte anche due unità dei Vigili del Fuoco.
Il Soccorso Alpino, oltre a rinnovare l’appello al buon senso, raccomanda di affrontare le escursioni estive con grande attenzione: dall’equipaggiamento (con priorità per le calzature) alla dotazione d’acqua. La zona infatti è del tutto esposta al sole ed è sostanzialmente arida e presenta tratti molto scoscesi ed impervi.