TOSCANA. L’Associazione Partite Iva Toscana espande i suoi orizzonti territoriali e costituisce APIT Italia, un’Associazione di Categoria volta alla tutela, il supporto e la rappresentanza degli oltre 3,8 milioni di titolari di Partita Iva in Italia e delle loro famiglie.
Il Coordinatore Nazionale APIT Raffaele Saviano, uno dei Soci Fondatori, interviene nella terza puntata de “L’Arbitro”, format digitale di approfondimento politico e culturare a cura di Maurizio Loritto; la formula è quella del question time, la sede per la puntata è uno spazio aperto in prossimità di Montecitorio e il focus è sulle ricadute economiche e sociali per le Imprese, gli autonomi e le partite Iva, le categorie più colpite dai Dpcm varati dal Governo Conte.
Presente per l’occasione anche l’esponente e coordinatore di APIT Toscana, Raffaele Saviano, che proprio nei giorni scorsi insieme al Presidente Apit Italia, Massimo Gervasi, si è resto protagonista di un flash mob che ha coinvolto il Comune di Pontedera (QUI la notizia e l’intervista riportata da noi di VTrend). Per l’occasione si celebrava il funerale delle partite iva, delle palestre, del mondo dello spettacolo e della cultura. Oggi, a distanza di una decina di giorni, Gervasi riprende la parola, affinchè possa essere ascoltato: “Le partite Iva e le piccole imprese sono la spina dorsale economica di questo Paese: noi di Apit Italia siamo radicati profondamente alla Toscana, ma abbiamo preso atto che le problematiche e le categorie coinvolte necessitino di una Comunità più grande, diffusa in tutto il territorio Italiano. L’obiettivo è dare una struttura capillare nazionale a realtà economiche da sempre rappresentate in maniera dispersiva ed inefficace.” – dice.
Apit Italia diventa una piattaforma digitale e fisica che pone in connessione diversi soggetti economici, ai quali verranno forniti servizi (già attivo lo sportello telematico), un portale per lo sviluppo di un economia circolare di beni e servizi tra la comunità dei Soci, ma soprattutto gli strumenti per far sentire la loro voce e dare risposte concrete alla variegata e sterminata Galassia delle Partite Iva, parte imprescindibile dell’Universo Lavoro. Apit Italia diventa un canale di comunicazione tra la burocrazia tecnocratica europea e le piccole realtà del territorio, con newsletter mirate alle categorie, incontri periodici con esperti del settore, possibilità di Webinar specifici per diverse categorie; ma soprattutto si impegna concretamente, grazie ai suoi consulenti, ad essere un veicolo per le Partite Iva, i giovani e le Imprese a trovare un supporto per ottenere investimenti privati, istituzionali ed Europei. Massima priorità verrà data alle iniziative per i giovani: l’utilizzo pieno dei soldi del Fondo Next Generation sarà un occasione per molti giovani imprenditori e Partite Iva.
Secondo il portale OpenCoesione, che monitora praticamente in tempo reale lo stato di avanzamento della spesa dei fondi pubblici, l’Italia, a fine agosto su 57,3 miliardi di fondi complessivi, che comprendono anche il co-finanziamento italiano dei famosi 45 miliardi, provenienti dall’Europa, ha concluso progetti che ne hanno assorbito appena il 6%. Di questi appena il 3% sono i progetti liquidati, ovvero, pagati con i finanziamenti europei. Il bilancio alla fine del 2020 registra un utilizzo di meno di 7 Miliardi sui 45 messi a disposizione dall’Europa. “Specialmente oggi non possiamo più permetterci sprechi di soldi pubblici. – conclude il presidente di Apit Italia, Gervasi – Pretendere trasparenza e competenza è un nostro diritto come cittadini italiani ed europei.”