Genova vince la regata femminile. Pisa seconda. Sfilano per le strade di Amalfi i cortei storici. Domani ore 12 (diretta Rai 2) la 70° Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.
È iniziata con una vittoria di Genova nella regata femminile la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, che si svolge questo fine settimana nel tratto di mar Tirreno che bagna la costiera Amalfitana. Nella prima sfida remiera molto combattuta tra gli equipaggi femminili, Pisa ha disputato un’ottima prestazione dando vita a un testa a testa con Genova fino a sfiorare la vittoria. Terzo posto per Venezia e quarto per Amalfi.
Dopo la gara i cortei storici delle quattro Repubbliche Marinare hanno sfilato lungo il percorso che unisce Atrani ad Amalfi, concludendo la sfilata storica sulla scalinata della cattedrale di Sant’Andrea. Domani alle ore 12.00 si disputerà la Regata maschile, con il Galeone Rosso di Pisa che proverà a prevalere sui padroni di casa di Amalfi e sugli equipaggi esperti di Genova e Venezia. L’evento sarà trasmesso in diretta Rai.
Equipaggio maschile: Pazzagli Andrea, Mancini Nicola, Tonini Simone, Torre Niels, Pesce Luca, Meliani Emanuele, Garruccio Francesco, Pioli Leonardo, Melosi Alessio, Barandoni Simone, Giuntini Lorenzo (timoniere)
Equipaggio Femminile: Masseria Clara, Demartino Veronica, Benvenuti Chiara, Persico Giulia, Gnassi Anita, Terrazzi Silvia, Piazzolla Paola, Pettinari Alice, Bianchi Isabella, Storace Zoe, Gagetti Eva, Giuntini Lorenzo (timoniere)
Staff tecnico: direttore tecnico Leonardo Pettinari; direttore sportivo Luca Gagetti; allenatore Alessandro Simoncini; nostromi Riccardo Migliaccio, Marco Mancini
La Regata delle Antiche Repubbliche marinare (o Palio delle Antiche Repubbliche Marinare) è una manifestazione sportiva che si ispira a una rievocazione storica istituita nel 1955, con lo scopo di celebrare le imprese e la rivalità delle più note Repubbliche marinare italiane: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Ogni equipaggio che partecipa alla Regata è composto da 8 vogatori e un timoniere; le imbarcazioni sono lunghe 15 metri e larghe 1, 70 metri. I galeoni, costruiti su modelli del XII secolo, sono realizzati sulla linea delle antiche “Galere” o “Feluche di rappresentanza” e dipinti con i colori tradizionali dei simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: rosso con aquila per Pisa, bianco con drago per Genova, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi. La città vincitrice si aggiudicherà il trofeo in oro e argento realizzato dalla scuola orafa fiorentina, che verrà rimesso in palio in occasione della regata successiva.
Il corteo di rievocazione storica della Repubblica di Pisa
L’evento, disputato sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è preceduto da un Corteo storico, durante il quale sfilano i figuranti di ciascuna città. Il corteo storico che rappresenta Pisa nella “mostra” delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane è stato rinnovato negli ultimi 5 anni. La logica che è stata seguita per indirizzare questo lavoro parte dalla considerazione che rappresentare Pisa attraverso un singolo episodio della sua grande storia, una unica data memorabile, una vittoria epica o un singolo personaggio non è certamente sufficiente per una città che vanta secoli di fama, di potenza militare, di dominio marittimo, di forza politica, economica e commerciale in tutto il bacino del Mediterraneo. Occorreva in sintesi dare a quello che Pisa si merita di rivivere, ovvero la gloria della sua Repubblica, come i pisani giustamente si aspettano che la loro città sia conosciuta nel mondo.
Pertanto, la nuova conformazione del corteo pisano di rievocazione storica è stata pensata dall’Assessorato alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa per andare a coprire un arco temporale che si sviluppa attraverso i quattro secoli di maggior splendore della città, con il momento più florido della storia medievale della città che va dall’XI secolo a tutto il 1200. Si tratta del periodo che comincia con la reggenza Consolare del 1080 fino a quella della Podesteria del 1190, con la nascita del Comune e successivamente con il Governo di Popolo del 1254, fino al suo declino nel 1406. Nel Corteo pisano sono raffigurati cinque gruppi legati a personaggi dell’ordinamento politico, militare, sociale, economico e marinaro, per un totale di 88 figure, che riproducono manufatti e costumi realmente appartenenti alla storia del periodo e che ricordano episodi o personaggi degni di rilievo e che allo stesso tempo sono ben noti nella memoria popolare. L’Imperatore è così rappresentato da un vessillo imperiale; Uguccione della Faggiola sarà riconoscibile dalla tipica berretta sempre presente nella sua rara iconografia, e si collega immediatamente alla vittoriosa Battaglia di Montecatini del 1315. Il celeberrimo episodio della presa di Gerusalemme del 1099 è rievocato dalla “Croce dei Pisani”, mentre la conquista delle Baleari del 1115 è significata con il “Signum Rubicundum”. Le nobili e potenti famiglie pisane che detenevano il potere sono fatte rivivere nelle quattro Nobildonne; e poi troviamo Ugolino della Gherardesca, ricordato dal sommo Dante Alighieri nel canto XXXIII dell’Inferno, e il matematico Leonardo Pisano, detto Fibonacci. In questa ricostruzione storica risalta ancora il personaggio femminile di Kinzica della nobile famiglia Sismondi, alla quale la leggenda attribuisce il salvataggio della città dall’assalto e dalla razzia dei Saraceni del 1004, quando fece suonare a stormo le campane di Pisa per avvertire il popolo del pericolo che incombeva. Fonte: Comune di Pisa