Le indagini sono partite dalla denuncia di due giovani di 21 e 23 anni che sono state punte alle natiche da un ago da siringa nel centro di Pisa.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa, il Giudice per le Indagini Preliminari ha adottato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un soggetto italiano residente a Volterra, accusato del reato di violenza sessuale. La misura è stata eseguita oggi, mercoledì 16 aprile, dagli operatori della Squadra Mobile di Pisa.
Le indagini in questione sono partite dalla denuncia di due giovani, rispettivamente di 23 e 21 anni, che nel weekend tra il 18 ed il 19 gennaio scorso sono state punte alle natiche da un ago da siringa nel centro cittadino di Pisa. In particolare, le giovani hanno narrato di essere state punte da una siringa mentre passeggiavano rispettivamente in Cavalcavia di San Giusto e viale Bonaini da un uomo di mezza età incappucciato.
A seguito della denuncia e prima dell’assunzione delle indagini da parte della Procura, sono state diffuse sul web notizie ed immagini riguardanti il probabile autore delle condotte di reato, un assuntore di sostanze stupefacenti e indossante una felpa con cappuccio.Le verifiche effettuate nell’immediatezza hanno consentito però di escludere ogni coinvolgimento del soggetto identificato con i fatti a lui erroneamente attribuiti.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica hanno tuttavia permesso in pochi giorni di ricollegare gli eventi segnalati ad un precedente analogo accaduto il 14 settembre dello scorso anno in Lungarno Buozzi, quando una trentenne veniva anch’essa attinta alle natiche da un ago da iniezione mentre passeggiava.
L’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadine, unitamente a quelle tratte dagli esercizi commerciali, hanno permesso di avere un primo identikit dell’uomo che ha permesso in pochi giorni d’individuare di un sospettato, già autore di grave reato commesso contro una giovane donna. Il riconoscimento dell’indagato è stato inoltre effettuato da parte di una delle vittime, che aveva visto l’uomo in volto, durante la ricognizione fotografica.
La Procura della Repubblica di Pisa ha delegato alla Squadra Mobile una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del soggetto sita a Volterra, avvenuta il 24 gennaio 2025. Insieme a specialisti d’indagini informatiche della STAI del Servizio Centrale Operativo di Roma, è stato possibile acquisire elementi di elevatissimo interesse investigativo.
Infatti, è stato sequestrato un ago da siringa nascosto sotto al letto dell’uomo e degli abiti indossati durante le aggressioni sessuali. Tuttavia, il dato di maggiore interesse al fine delle indagini è stato acquisito attraverso le attività di analisi dei dispositivi informatici in uso dal soggetto. Questi hanno permesso di accertare che l’uomo era solito aggirarsi nel centro cittadino di Pisa fotografando le parti posteriori di ignare giovani passanti.
Oltre a ciò, l’indagato aveva in più occasioni cercato informazioni sul web, anche contattando sconosciuti sui social network, circa il modo di eseguire punture con modalità non dolorose. Addirittura, è stata certificata la presenza di numerosissimo materiale pornografico riconducibile al genere “spanking” e “needle spiking”, ovvero immagini rappresentanti giovani donne sculacciate o sottoposte a punture di ago nelle natiche.
Un’ulteriore analisi del traffico telefonico generato dalla SIM in uso all’indagato ha infine accertato la compatibilità delle celle telefoniche rispetto al tempo e il luogo delle tre aggressioni.
Tali accertamenti, soprattutto in relazione al possesso di materiale pornografico, hanno comprovato il movente sessuale sotteso alle aggressioni, fornendo un quadro probatorio di evidente gravità indiziaria. La Procura della Repubblica ha quindi richiesto una misura cautelare per violenza sessuale al competente Giudice per le Indagini Preliminari. Esso ha quindi adottato il provvedimento eseguito in data odierna, aderendo alle prospettazioni del Pubblico Ministero.
Si specifica che l’indagato è da considerarsi innocente sino ad un provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria e che il procedimento penale in parola è al momento nella fase delle indagini preliminari.
