Quasi una sanzione al giorno. Decisive le indagini della Polizia Locale. L’Assessore Puccinelli: “È una questione di civiltà, inaccettabili vedere questi comportamenti“. Le aree più monitorate sono: ospedale, Gello e Santa Lucia.
PONTEDERA. Sedici sanzioni amministrative e tre violazioni penali in appena tre settimane. È questo il primo bilancio dell’attività delle nuove fototrappole installate dal Comune di Pontedera per contrastare l’abbandono dei rifiuti. I dispositivi, gestiti dalla Polizia Locale, si sono rivelati uno strumento efficace nella lotta al degrado ambientale.
Le infrazioni rilevate spaziano da chi conferisce i sacchetti della spazzatura nei giorni sbagliati, a chi, residente in altri comuni limitrofi, scarica illegalmente i rifiuti nel territorio pontederese, e a chi improvvisa discariche abusive a cielo aperto. In alcuni casi sono stati rilevati episodi di mancato rispetto della raccolta differenziata, come l’abbandono di carta accanto alle campane del vetro.
Decisivo il lavoro d’indagine della Polizia Locale, che ha portato all’emersione anche di violazioni penali, in particolare nei casi di abbandono di rifiuti per conto di aziende o di rifiuti pericolosi come batterie esauste. “Non ci limitiamo a identificare il soggetto – spiega il dirigente della Polizia Locale dell’Unione Valdera, Francesco Frutti – ma cerchiamo di comprendere se stia agendo a titolo personale o per conto terzi“.
Attualmente il Comune dispone di 5 fototrappole mobili, di cui una dotata di visione notturna, in grado di operare anche in assenza di luce. Le telecamere vengono spostate regolarmente in base alle segnalazioni dei cittadini, così da coprire le aree più sensibili del territorio.
Particolare attenzione è stata posta al rispetto della normativa sulla privacy. L’ufficio tecnico del Comune, con il supporto della referente privacy Moira De Caria, ha svolto un intenso lavoro di verifica per garantire il rispetto delle leggi. “La normativa sulla privacy è complessa – sottolinea Frutti – e le sanzioni del Garante non sono rare. Abbiamo svolto una valutazione di impatto, definito un disciplinare sull’uso delle fotocamere e nominato agenti responsabili del trattamento dei dati“.
Le fototrappole, va precisato, non sono telecamere di videosorveglianza continua: si attivano solo al passaggio di persone, scattando fotografie mirate esclusivamente alla lotta contro l’abbandono dei rifiuti.
L’assessore all’ambiente, Alessandro Puccinelli, sottolineato il danno alla comunità che provocano questi comportamenti: “Chi abbandona i rifiuti danneggia l’ambiente e anche le tasche dei cittadini, perché i costi per la rimozione ricadono sulla Tari.
Conclude Puccinelli: “Questi gesti odiosi non hanno colore sociale né provenienza: è un tema di civiltà, ed è inaccettabile dover ancora assistere a simili comportamenti. Chi abbandona i rifiuti, lo fa consapevolmente perché esistono molti modi per conferire i rifiuti rispettando la legge”.
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