Chiamato dall’Asl, l’uomo ha osservato la quarantena per 5 giorni anche se in casi simili, non è previsto l’isolamento.
Una volta uscito dall’Ospedale Lotti dopo una donazione di sangue il 28 ottobre, un 50enne ha continuato la sua vita normalmente, lavorando e stando in famiglia, ignaro di quello che sarebbe successo qualche giorno dopo.
Come riporta il quotidiano IL TIRRENO, dopo due giorni è stato contattato dall’Asl e informato della positività dell’operatrice del centro trasfusionale di Pontedera con cui è stato a contatto mentre si sottoponeva alla donazione di sangue.
Il 50enne ha osservato la quarantena per 5 giorni, aspettando il responso del tampone molecolare, anche se il rapido era risultato negativo.
In realtà, le procedure dell’Asl Toscana Nord-Ovest in casi simili non prevedono l’isolamento perché durante la donazione, paziente e operatore sanitario indossano le mascherine e vengono sempre mantenute le distanze di sicurezza. La stessa attività del reparto infatti, è continuata normalmente.