PONTEDERA. E’ il movimento Cinque Stelle di Pontedera ad agitare le acque in merito all’accorato appello del Segretario Nazionale della Cisl:
“MESsi di traverso” – introduce il documento politico del M5 Stelle -. “Nelle scorse ore, abbiamo letto un accorato appello (talmente accorato da meritare la ribalta nazionale!) del Segretario Generale della Cisl Toscana Riccardo Cerza attraverso il quale si invitano i parlamentari eletti in Toscana, di maggioranza e di opposizione, la Regione e tutte le parti sociali affinchè dalla Toscana giunga un sì convinto ed unanime al Mes; nello stesso intervento, si asseriva che “il tempo delle divisioni è finito” e ci si richiamava ad una “collaborazione straordinaria tra tutte le forze politiche” nel nome della responsabilità e, al solito, richiamandosi alla consueta litania dell’avversione al populismo”.
“Proprio in quanto esponenti della forza maggioritaria – riporta il documento 5Stelle di Pontedera – che attualmente compone la coalizione di Governo, noi del meetup “Pontedera 5 Stelle” ricordiamo al dott. Cerza che la nostra posizione sul tema espressa dal nostro Capo Politico è stata più volte avvallata dal Governo attraverso la viva voce del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha più volte definito il Mes uno strumento di prestito “inadeguato” per quelle che riteniamo essere le reali necessità del nostro Paese, e ci appare quantomeno sospetta la tempistica dell’intervento su citato, mancando attualmente, i regolamenti attuativi che andrebbero a dettagliare gli eventuali interventi a gran voce richiesti, rigorosamente “a scatola chiusa”. Sia più responsabile, dott. Cerza”!
“Ora, però, cerchiamo di entrare nel merito (per quello che si può fare, essendoci attualmente a disposizione solo una “bozza” datata 8 maggio sul funzionamento della linea sanitaria del Mes)
Come ricorda l’europarlamentare Piernicola Pedicini in un recente intervento, “Ormai il punto di partenza di ogni discussione si basa sull’assunto che quello dovuto al Covid19 sia stato uno shock simmetrico con effetti asimmetrici. Questo per dire che tutti i Paesi ne sono stati colpiti ma che alcuni hanno subito maggiori danni a causa della loro ridotta capacità fiscale (l’Italia, tanto per capirci). Di conseguenza le proposte di soluzione si basano su questo presupposto e mirano a ripianare il danno sulla base del concetto di proporzionalità. Ed è così che si peggiorano gli squilibri europei sempre a favore dei più forti, perché lo shock non è stato affatto simmetrico”.
“L’Italia, e successivamente anche la Spagna, hanno subito i maggiori danni e per di più li hanno subiti prima degli altri.” Anche il Mes sanitario – si scrive nel documento politico del movimento – è concepito sulla base di queste erronee premesse di partenza e come cittadini e come attivisti siamo preoccupati dalla cieca fiducia che diversi esponenti del mondo politico e dell’informazione ripongono in uno strumento che non solo non permetterà di ottenere subito gli sbandierati 36 miliardi, ma, stante lo 0,76% del cosiddetto “blended lending rate” risulterebbe persino meno competitivo di altri attualmente a disposizione del Governo ed anche pericoloso per la preservazione dell’ormai residuale capacità degli Stati di esercitare la sovranità sul proprio territorio persistendo, attraverso l’eventuale accettazione del pacchetto predisposto dalle istituzioni europee e a dispetto delle ‘autorevoli’ rassicurazioni di questi giorni, la possibilità tutt’altro che trascurabile di un successivo intervento di Bruxelles attraverso cosiddetta ‘sorveglianza rafforzata” nonché della famigerata troika, i cui ben noti metodi si sono abbattuti sull’economia greca’”.
A noi del meetup “Pontedera 5 Stelle” – riporta il movimento – appare quantomeno singolare l’insistenza sull’utilizzo di uno strumento del genere da parte di associazioni sindacali, deputate nominalmente alla difesa dei diritti dei lavoratori, un’energia che ci saremmo aspettati, per esempio, a tutela della salute dei dipendenti Piaggio tempo addietro, una vigilanza serrata e costante di cui gli stessi avrebbero ancora oggi e più che mai bisogno”.
“Caro Segretario Cerza, – conclude il documento 5 Stelle di Pontedera – riteniamo sarebbe opportuno che le istituzioni a tutela del cittadino tornassero a svolgere diligentemente il proprio compito in base a quelle che sono le rispettive fondamentali funzioni, evitando strumentalizzazioni ed invasioni di campo, solo così, a parere nostro, verrà debellato il populismo di cui avete tanto paura”!